sabato 22 febbraio 2020

"Bimbi salvati dai sevizi sociali"
Le storie dell'altra Bibbiano


A Bibbiano, dopo la tempesta, passate le elezioni e i comizi, restano loro: i bambini. Vite già fragili, infrante dall'onda mediatica e dallo sciacallaggio politico. Con storie finora rimaste al buio, come quella del "caso zero", l'inizio di tutto: una ragazzina costretta a prostituirsi, venduta dalla madre a più di 50 clienti. La piccola riesce a iniziare una nuova vita, aiutata proprio dai servizi sociali di Bibbiano. Quegli stessi assistenti e terapeuti che tre anni prima erano considerati da procure e tribunali soggetti esperti e credibili sono ora accusati di essere ladri di bambini.
L'Espresso, in edicola da domani, è tornato nel paese della Val d'Enza, in provincia di Reggio Emilia, per raccontare una storia sconosciuta, omessa dalla narrazione di questi otto mesi di perenne campagna elettorale per le regionali. Una storia di abusi e violenze sui bambini. E di opacità sui currilum dei professionisti che hanno cavalcato fin dall'inizio l'inchiesta giudiziaria "Angeli e Demoni" condotta dalla procura e dai carabinieri di Reggio Emilia.
Sullo sfondo di questa trama emergono altre figure. Come il paladino delle famiglie alle quali sono stati tolti i figli: l'ex magistrato del tribunale dei minorenni, Francesco Morcavallo, elevato dalla destra di Giorgia Meloni e Matteo Salvini a toga antisistema. È lui a firmare il provvedimento di affido ai servizi di Bibbiano di un'altra minorenne vittima di presunti abusi sessuali. Consegnata nelle mani della donna del 'caso zero', quella che sarà condannata per aver fatto prostituire la figlia. Ma c'è di più: L'Espresso ha scoperto che il Csm si è occupato di Morcavallo più di una volta. L'ultima nel 2014, quando aveva già abbandonato la toga per dedicarsi alla carriera da avvocato.
L'inchiesta si occupa anche di altre storie dimenticate, come quella dei servizi sociali che intervengono per salvare una bambina abusata dallo zio con la complicità della madre. O come quella di Marco Scarpati, l'esperto di diritto minorile a livello internazionale, che ha subito gravi minacce dopo la notizia del suo coinvolgimento nell'indagine "Angeli e Demoni": «Faremo ai tuoi figli quello che tu hai fatto a quelli degli altri». Alla fine, lo scorso ottobre, è stato prosciolto su richiesta della stessa procura perché "la notizia di reato si è rivelata infondata".
Il "metodo Bibbiano" riguarda otto casi sulle centinaia che in questi anni i servizi sociali della sola Val d'Enza hanno affrancato. Insomma, non può essere definito «un sistema generalizzato», come ha stigmatizzato il procuratore generale di Bologna Ignazio De Francisci.
Floriana Buffon e Giovanni Tizian

(la Repubblica 8 febbraio)