"Parlando dell'Impero di Dio come di una realtà attuale già potenzialmente presente, Gesù dava espressione all'idea che Dio non è lontano, ma direttamente coinvolto nella vita delle persone normali, come parte della storia dell'umanità. Quest'idea fondamentale, espressa in forma cristologica, e diventata la dottrina dell'incarnazione nelle confessioni di fede della chiesa delle origini. Gesù non avrebbe mia parlato di se stesso in quei termini: non pretendeva affatto di essere Dio incarnato. Ma affermava la presenza dell'Impero di Dio.
Tale è l'origine della fondamentale convinzione cristiana secondo cui Dio è presente nella condizione umana. Questo è il significato dell'incarnazione".
Stephen Patterson, Il Dio di Gesù, pag,174.
Siamo ben lontani dalle concezione dogmatica di "un Dio fatto uomo", cioè dalla divinizzazione di Gesù che resta un cardine del cristianesimo ufficiale. Il Gesù storico non ha mai pensato di fare ombra o mettersi alla pari con Dio: ha pensato di essere un suo testimone.
Franco Barbero