domenica 8 marzo 2020

LETTERA ALLA COMUNITÀ N. 102- 2020.2
di don Fredo Olivero



I DIRITTI UMANI NELLA CHIESA CATTOLICA
Una riflessione durata a lungo...e non conclusa



5. DENTRO LA CHIESA: I DIRITTI UMANI
Fino alla rivoluzione dei "diritti dell'uomo" la gente sopportava, tutti facevano così perché si diceva che le legittimazione veniva da Dio: il mondo era dominato dal religioso con i suoi poteri.
Dalla rivoluzione francese restano irrisolti i diritti della persona, anche se poi il Vaticano II elogia la dichiarazione universale del 1948 e Giovanni Paolo II dice che nessuno può privare dei diritti uno dei suo simili.
Però resta il fatto che questi trattati non vengono firmati.
La chiesa cattolica non lo fa perché non accetta il testo integrale dei diritti dell'uomo: la parità uomo donna per cui dovremmo avere uomini e donne preti, vescovi e papi, la libertà di pensiero, di espressione, di insegnamento.
Inoltre la designazione partecipata dei suoi membri alle cariche pubbliche ecclesiali non ha forma democratica.

Nessun documento ecclesiale afferma con chiarezza che tutti i diritti si mettono in pratica nella Chiesa nella sua legislazione, nella vita dei fedeli. Perché? L'attuale sistema legislativo ecclesiastico non lo tollera.
Il canone di diritto canonico si fonda su altri principi costruiti nel tempo dalla chiesa cattolica, che si ritiene superiore ad ogni realtà civile e come tale il capo, che riceverebbe autorità da Dio, non risponde a nessuno.
Ma il fondatore Gesù di Nazareth dice così, rivolgendosi ai discepoli che cercavano i primi posti, "Ma tra voi, non sia così" (Marco 10,43), concetto che mai è stato approfondito, troppo scomodo. Invece viene usato Matteo 17,18 "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa". Ma come va usato? Dovrebbe essere messo in pratica come servizio. La lavanda dei piedi (Giovanni 13,15) conferma che la linea dell'uso di potere è il servizio. La chiesa cattolica ha letto come autorevole Matteo, e gli altri come "esortazione spirituale". Invece Gesù condannava il potere tirannico ed oppressivo. E quando vede una reazione indignata contro Giacomo e Giovanni che discutevano dei primi posti, chiarisce "Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Ma tra voi non sia così" (Marco 10,42-43). È un dominio contro (kata) il popolo. "Al contrario tra voi chiunque vuol essere grande sia servitore di tutti e chi vuol essere il primo sia il servo di tutti" (Marco 10,43- 44). Diacono è chi serve a tavola, servo è uomo senza diritti, che si può comprare e vendere. Lavare i piedi era un lavoro da schiavo: significa rinunciare al dominio sugli altri.
Anche tra voi "dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri" (Giovanni 13,14), vale per la vita intera non per un rito del giovedì santo. Le relazioni tra voi non siano mai di dominio. Chi vive da "schiavo", ha scelto di essere a servizio, non può dedicarsi a togliere i diritti civili agli altri.

FIN DOVE ARRIVA IL POTERE DEL CAPO DELLA CHIESA EVANGELICAMENTE
Il pontefice non può governare andando contro il vangelo, quindi come governano i capi dei popoli "Tra voi non sia così" (Marco 10,43).

È chiaro che non può governare peggio di quanto facciano i capi dei popoli.
Quindi deve essere soggetto alle regole che rispettano i diritti umani. Ma fino ad oggi non sono stati sottoscritti i documenti giuridici e nemmeno il diritto canonico li ha inseriti.
Il Papa non può fare giuridicamente ciò che i capi dei popoli non possono fare: privare i loro sudditi dei diritti umani e governare in modo dispotico. Deve essere un esempio.
I diritti umani esigono dalla chiesa alcuni cambiamenti radicali:
- uguaglianza dei diritti uomo-donna previsti nei diritti fondamenti dell'uomo (1948)
- capire se possiamo credere in un Dio nel nome del quale, e per mezzo dell'autorità che viene da lui, si negano i diritti riconosciuti dalle istituzioni civili e laiche.
Il "diritto divino" (così definito dalla chiesa) che entra in conflitto con l'umano può essere accettato come divino? Se resta così e non viene risolto, sempre più persone si allontaneranno dalla fede in Dio e dalla religiosità.


La sintesi è fatta sulla riflessione di Castillo, J. Maria "I diritti umani nella chiesa", 2012
TORINO 2020.2 - REDAZIONE DI FREDO OLIVERO - San Rocco Torino