martedì 3 marzo 2020

PAROLE....

Parole
Lettore ti prego

Oggi i social network sono zeppi di lodi per libri amati, di insulti per libri detestati, e a volte i titoli sono gli stessi, testi più o meno già con un loro pubblico, intorno a cui si affrontano i Montecchi e i Capuleti della lettura stagionale.
Rarissima è invece la preghiera accorata che invochi attenzione su un lavoro arduo e insieme splendido, facile e insieme di spessore. Eppure pregare perché un buon libro abbia qualche lettore non sarebbe male, è un compito che per quanto mi riguarda mi assegnerei volentieri. Confesso anzi che parecchi anni fa progettai di tenere una rubrica tutta di suppliche ai lettori, invocazioni perché non lasciassero cadere nel dimenticatoio piccoli e grandi libri, o si accorgessero di uscite recenti. Non recensioni, nemmeno suggerimenti di lettura, ma proprio preghiere accorate tipo: “Lettrici forti, lettori di un libro solo, scrittori, recensori oberati, passanti svagati della parola scritta, leggete questo libro, vi prego, non lo lasciate morire dopo le solite quattro settimane di agonia sui banchi delle librerie”. Disgraziatamente l’ho fatto una sola volta, per una scrittrice che ho amato molto, la straordinaria Marosia Castaldi, di recente scomparsa. Il volume era Dentro le mie mani le tue (Feltrinelli 2007) con il sottotitolo: “Tetralogia di Nightwater”. Quanta immaginazione c’era, quanta ricchezza verbale distribuita con gioia, quanta sofferenza.
Domenico Starnone – Internazionale 14/02