mercoledì 25 marzo 2020

SOLLECITATA DALLE PAROLE DI ERRI DE LUCA

RIFLESSIONE SUL SABATO
[1]In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. [2]Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato». [3]Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? [4]Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? [5]O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? [6]Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio. [7]Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. [8]Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».

Guarigione di un uomo dalla mano inaridita

[9]Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga. [10]Ed ecco, c'era un uomo che aveva una mano inaridita, ed essi chiesero a Gesù: «E' permesso curare di sabato?». Dicevano ciò per accusarlo. [11]Ed egli disse loro: «Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra e la tira fuori? [12]Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene anche di sabato». [13]E rivolto all'uomo, gli disse: «Stendi la mano». Egli la stese, e quella ritornò sana come l'altra. [14]I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.
Matteo 12,1-14
Il sabato, questo pilastro della fede di Gesù, che lui ha contestato solo nelle sue deviazioni, mi ha spinto ad una riflessione più approfondita che ora provo a raccontarvi.
Quando Gesù parla di osservare il giorno di sabato, è urtato da coloro che vogliono applicare questa istituzione e queste pratiche per schiacciare le persone, più che aiutarle. Credo che l'intento di Gesù fosse quello di proposte nuove per far emergere valenze positive e costruttive circa il vivere il sabato.
E' importante sapere un po' di storia circa l'istituzione del sabato e l'affermarsi nella vita del popolo ebraico, soprattutto nei momenti più bui della sua storia.
Il sabato come prescrizione si affermò con particolare vigore durante l'esilio a Babilonia: quando il pericolo di schiavitù e di disgregazione erano più facili e più profondi.

E PER NOI OGGI?
E forse dobbiamo allora parlare del significato del sabato per dei credenti come noi, con le problematiche e le condizioni del nostro oggi .
Cosa può voler dire oggi, “santificare il sabato”, cioè non viverlo solo evidentemente, come una vacanza dal lavoro?
Già, il tempo del lavoro, lavoro che spesso è precario, lavoro che spesso non c'è , oppure lavoro che è scandito da esigenze di mercato, di produzione per cui i tempi sono completamente destrutturati.
Penso anche per esempio a chi lavora sempre nelle ore notturne (ospedale) per poco denaro in più...
Ci troviamo così uomini e donne stanchi, spesso soli e “bloccati” in balia di ritmi imposti dall'esterno......
Inoltre non sottovalutiamo che il “sistema” ci aiuta a riempire i nostri momenti di “riposo”. E' un'operazione sottile e anche un po' perversa: da un lato per guadagnare di più siamo disposti a degli orari, che defire strani è poco, poi però il nostro tempo libero spesso ci viene “rubato”. Lo stesso divertimento che ci viene organizzato (anche se apparentemente siamo noi a scegliere) come industria, può diventare una fonte di alienazione e stordimento delle persone. E il nostro “sabato” diventa ancora una volta un ingranaggio nella catena del consumismo, della perdita di rapporti costrutivi.
PERCHE' IL FIGLIO DELL'UOMO E SIGNORE DEL SABATO”
Queste parole attribuite a Gesù, e riprese dall'evangelista Matteo ci indicano una strada diversa.
Leggo in queste parole, che forse anche Matteo propone alla sua comunità degli anni 90 d.C., un'esortazione e un invito a non lasciarci portare via pezzi della nostra vita e cercare di riappropriarci di tutte quelle dimensioni del “sabato” come momento liberato della vita.
Rinnovare, dicevo prima , tutte le dimensioni.
Le dimensioni del sabato ci invitano ad uno sguardo dentro noi stessi mediante la cessazione del lavoro. Nello stesso tempo ci aprono alla conteplazione del creato e alla lode del Creatore. La caratteristica del sabato è costituita dal ricordo che, se non teniamo insieme queste dimensioni, perderemo, la nostra umanità e diventerà impossibile un cammino di liberazione.
La frase attribuita a Gesù ci mette in guardia da una concezione puramente precettistica del sabato e si rifa ad una controversia del tempo. La lode di Dio non può mai diventare dimenticanza del fratello/sorella che soffre. Con la sua “trasgressione”, secondo Matteo, Gesù ci conduce alla pieneza delle dimensioni del sabato.
Fiorentina Charrier