Torino prima "Shelter City"
Trova
attrazione e sviluppo la mozione approvata all'unanimità dal Consiglio
comunale di Torino con la quale diventa la prima Shelter City in Italia,
ossia la prima città che dà rifugio agli attivisti che rischiano la
vita per le loro denunce. La notizia è stata data da "Città di Torino",
Amnesty International Italia, Cifa ONLUS, Hreyn e cooperativa DOC
durante una conferenza stampa congiunta per lanciare la nuova
progettualità di gestione di Open 011 (la casa della mobilità giovanile e
dell'intercultura) insieme al protocollo Jhrp(Joint human Rights
education program) per i giovani e al progetto Torino Shelter City. Si
tratta di tre progettualità sviluppate grazie alla sinergia fra
istituzioni e società civile, che consolidano il ruolo dell'educazione
ai diritti umani, si impegnano pertanto a sostenere sul territorio il
piano pilota di accoglienza temporanea e supporto per gli uomini e le
donne, difensori dei diritti umani minacciati, soprattutto attraverso
iniziative e suscitando dibattiti tra i giovani attivisti.
Infatti
Torino propone un programma internazionale di educazione ai diritti
umani, una mission che l'assessore comunale ai diritti Marco Giusta si
era dato sin dall'inizio mandato: "Te anni fa mi sono impegnato a fare
di Torino una capitale dei diritti è quindi un piacere-ha ammesso
l'assessore-raccontare oggi i risultati di questi mesi di lavoro. Per
noi i diritti sono una priorità politica; sul territorio cittadino sono
la trama di quella conoscenze indispensabili a creare i ponti con le
istituzioni: e quello che abbiamo fatto"
Rocca 2/ 2020