mercoledì 11 marzo 2020

Una recensione ancora seria e vera
LE " APPARIZIONI" MARIANE DI MEDJUGORJE: UN FENOMENO PATOLOGICO

In un piccolo villaggio dell'Erzegovina, a circa 10 km da Mostar in Jugoslavia, da quasi sei anni, la Madonna "appare" ormai regolarmente ad un gruppetto di giovani "veggenti" di una parrocchia cattolica retta da frati francescani e pronuncia "messaggi" che circolano ormai in tutto il mondo cattolico. Pellegrini sempre più numerosi affluiscono da ogni Paese europeo.
Il fenomeno, tipico della religiosità popolare, è piuttosto complesso e si presta a diverse analisi. Da un lato si manifesta un duro contrasto fra l'autorità del vescovo locale mons. Zanič - da sempre contrario, che raccomanda inutilmente cautela e prudenza - e la ribellione aperta dei frati francescani locali che gestiscono il santuario.
Dall'altro le autorità politiche jugoslave passano rapidamente dall'ottusa repressione poliziesca dei primi tempi (arresto di alcuni "veggenti", divieto di riunioni ecc.) ad una visione più favorevole del fenomeno, non appena si rendono conto che i pellegrinaggi garantiscono un afflusso di valuta che è prezioso per le stremate finanze del Paese.
Nel caso di Medjugorje c'è però ben altro. Le attuali pressioni del Vaticano sul vescovo locale, onde impedirgli di ufficializzare la sua dichiarazione contraria alla soprannaturalità delle apparizioni, dietro il pretesto della tradizionale prudenza ecclesiastica, rivelano con chiarezza il Wojtylismo, interessato a tutto ciò che crea fenomeni di massa di chiara identità cattolica, tanto più se di tendenza mariana. La teatralità della fede e i suoi spettacoli devozionali, spinte apocalittiche che possono creare la convinzione di una grande rivincita cattolica al varo millenaristico del Duemila, l'abolizione di tutte le problematiche scottanti postconciliari e la nostalgia per le formalità istituzionali, trovano infallibilmente in Karol Wojtyla un potente mecenate, che sa abbellire il tutto con richiami alla scienza o magari anche alla religiosità popolare.
Scrive don Paolo Liggeri, direttore dell'Istituto "La Casa" di Milano, nella sua Prefazione al libro di G. F. Fagiuoli su Medjugorje: "Altro aspetto grottesco che si va profilando è un'ansietà infantile dei sostenitori delle apparizioni, che già pregustano la certezza che Medjugorje diverrà più celebre di Lourdes e di Fatima: un modo davvero insulso di trasformare il confronto fra diversi santuari in una specie di torneo internazionale di calcio…"
Ancor più sconcertante è il tipo di aggregazione, creatosi in Italia, a sostegno del fenomeno: il mito della possibilità di avere esperienze sensoriali dirette del mondo divino (propagandato dal Movimento Carismatico), la demagogia dei mezzi di stampa gestiti e controllati da Comunione e Liberazione, interessata a strumentalizzare tutto ciò che possa favorire qualsiasi forma di identità cattolica di massa, il revanscismo clericale anticonciliare, nostalgico di un devozionalismo di scarso buon gusto liturgico, l'appoggio della borghesia cattolica, disposta a finanziare abbondantemente la propaganda, sono coronati dall'appoggio dell'attuale linea di tendenza vaticana.
Il caso dei "veggenti" di Medjugorje presenta un rilevante interesse anche dal punto di vista medico-scientifico perché è forse la prima volta che fenomeni di questo tipo e durata sono sottoposti ad esami continuati ed accurati. Purtroppo - anche qui come nel caso famoso della  Sindone di Torino – accanto agli esami scientifici seri prospera tutto un sottobosco apologetico in cui esponenti di una "scienza" partigiana – vera "ancilla ecclesiae" - offrono i propri servigi per dare una patina di scientificità a fenomeni tanto discutibili. I mass-media fanno poi la loro parte manipolando i dati a loro piacimento.
Con un bagaglio davvero notevole di conoscenze nel campo della storia dei movimenti ecclesiastici del primo millennio e dei fenomeni o sette parareligiose del nostro tempo, Pier Angelo Gramaglia - sacerdote cattolico e docente al Seminario di Torino - con il suo ultimo libro: L'equivoco di Medjugorje - Apparizioni mariane o fenomeni di medianità? (Torino, Claudiana, 1987), si rivela la persona più adatta per venire a capo dell'enigma, anche grazie alla sua eccezionale competenza nel campo dello spiritismo e dei fenomeni medianici.
Sulla base di una vasta ed accurata documentazione ed analisi dei test scientifici seri, egli può dimostrare che
"la struttura e la morfologia delle esperienze dei veggenti di Medjugorje rientrano negli stati alterati di coscienza con visioni di tipo allucinatorio, durante i quali facilmente si manifestano potenzialità extrasensoriali, capaci di impressionare quanti frequentano i veggenti. In realtà pare trattarsi di un fenomeno di medianità di gruppo; l'inserimento creativo nella comunità parrocchiale di Medjugorje ha avuto il vantaggio di controllare e di inalveare una esplosione di automatismi psichici, che hanno dato vita ad una tipica personificazione del subconscio dei veggenti".
In altre e più semplici parole; tutto ciò che accade a Medjugorje rientra nei casi già noti e studiati di spiritismo e non è affatto necessario scomodare il mondo sovrannaturale e tanto meno il cristianesimo.
Inoltre l'analisi attenta che Gramaglia compie dei "messaggi" attribuiti alla Madonna e dei "segreti" che rivelerebbe è rivelatrice dell'influenza esercitata dalla predicazione parrocchiale e da alcuni "ispiratori" locali appartenenti al movimento carismatico. Analizzare pertanto gli oracoli dei presunti nuovi profeti e dei nuovi veggenti può aiutarci a comprendere sia il mondo dal quale provengono, sia i reali motivi per cui incontrano tanti favori in Italia.
Il libro di Gramaglia - che è senz'altro il più acuto e penetrante dei molti usciti sull'argomento - si chiude con un'allarmata denuncia contro coloro che, per interesse o per incoscienza, giocano ormai da troppi anni con pericolosi processi di dissociazione della personalità che, specie negli adolescenti, come sono i "veggenti" del nostro caso, possono provocare dei dissesti psichici molto gravi ed inguaribili.
È di questi giorni la notizia ufficiale della costituzione di una seconda Commissione d'indagine sulle presunte "apparizioni" di Medjugorje e il presidente della Conferenza episcopale jugoslava, il cardinale Franjo Kuharic, ha riconfermato che "non è lecita l'organizzazione di pellegrinaggi e di altre manifestazioni che fossero motivate dal carattere sovrannaturale attribuito ai fatti di Medjugorje" ("Il Regno - attualità", n. 4/87, p. 95).
Una sana prudenza da parte delle gerarchie cattoliche locali, ma non sempre condivisa - come s'è detto - dalla attuale strategia vaticana. Anche il prossime "anno mariano" che inizierà il prossimo giugno non potrà non favorire questi fenomeni di religiosità popolare.
Una specie di 'bolscevismo' mariano - conclude Gramaglia - si sta creando nel mondo cattolico; esso non tollera neppure che la madre di Cristo possa essere difesa da tale degrado culturale".
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Pier Angelo GRAMAGLIA, L'equivoco di Medjugorje. Apparizioni mariane o fenomeni di medianità?, pp. 190, L.9.900,Torino, Claudiana Ed. 1987