La
“resurrezione” di Lazzaro.
Ecco
un altro testo tratto dai Vangeli seguiti all'esistenza di Gesù
molto noto, pur se probabilmente, altrettanto frainteso o, perlomeno
interpretato in maniera riduttiva.
Infatti
è facile leggere questo racconto e pensare di avere di fronte la
testimonianza di un evento miracoloso, reso possibile da un
intervento soprannaturale reso possibile da Gesù, per via della sua
particolare investitura da parte di Dio.
Al
contrario, credo sia necessaria una comprensione ben diversa e che
rinvia al nostro modo di pensare alla resurrezione.
Non
siamo di fronte a un racconto di fatti avvenuti, ci troviamo invece a
dover maneggiare,intendere,una narrazione espressa nel linguaggio
tipico del luogo e del tempo a cui si riferisce.
Ne
consegue che il codice interpretativo sarà adeguato per quel tempo e
quella cultura.
Proviamo
noi a comprendere ,oggi, questo brano: viviamo giorni in cui episodi
di morte, di dolore, di malattia sono ricorrenti, per cui abbiamo
davvvero bisogno di saper pensare ad una rinascita , ad un
superamento dell'angoscia seguente la sola morte.
Gesù
, non si limita a constatare il dolore seguito a un evento...invita
invece ad andare oltre allo stesso.
Ad attraversarlo, a superare
anche l'evidenza che vorrebbe esclusivamente prender atto dell'evento
avvenuto.
Tutte
le figure che vengono descritte nel testo condividono la
rassegnazione per il fatto che non si è potuto superare l’evento
della morte di Lazzaro. Invece,il raccconto invita ad andare oltre.
Bisogna
proprio superare i convincimenti radicati, saper andare al di là
della consuetudine, esser pronti ad accettare.
Bisogna
esser disponibili a cambiare registro interpretativo per gli eventi;
non bisogna cercare Lazzaro tra i morti… QUESTE PAROLE,senza
dubbio, potranno apparire come una forzatura nell’interpretazione,
invece vanno verso una comprensione del testo al di là del
miracoloso. Se non usciamo da questa interpretazione il vangelo, gran
parte delle sue narrazioni perdono efficacia: non possiamo leggerlo
come una cronaca.
Dobbiamo
cercare un messaggio di speranza, una testimonianza resa da un
personaggio che nella sua esistenza ha invitato costantemente a
superare la morte.
Quanti
episodi di resurrezione si trovano nelle pagine dei vangeli, prima di
arrivare alla resurrezione di Gesù.
Si
potrebbe dire che i Vangeli sono permeati da episodi di resurrezione:
il che,deve farci pensare che il”sale” cristiano deve essere
quello di un apertura alla novità di un fatto inspiegabile come una
resurrezione. Bisogna però disporsi verso la morte in maniera
differente:questa non ha l’ultima parola, allo stesso modo di come
Marta, Maria, i discepoli : hanno dovuto leggere e comprendere quanto
stava succedendo in maniera diversa dai loro schemi. e novità…
Walter
Primo