LA RICERCA
L'olio d'oliva aiuta anche la memoria degli anziani
IL CONSUMO di Olio di oliva è stato già associato a una riduzione del rischio per alcuni dei big killer moderni, come infarti, ictus, diabete e tumori. Adesso il più tipico ingrediente della dieta mediterranea si appunta un'altra medaglia: un suo componente protegge anche il cervello, riducendo forse il rischio di demenze senili.
Lo ha scoperto il neurobiologo Felice Tirone, con i colleghi dell'Istituto di biochimica e biologia cellulare del Cnr, addizionando alla dieta di alcuni ratti anziani l'idrossitirosolo, un potente antiossidante di cui è ricco l'olio di oliva. «Nell'ippocampo, area cerebrale fondamentale per la memoria, nascono continuamente nuovi neuroni da cellule staminali» spiega Tirone. «Questa capacità con l'invecchiamento diminuisce, creando negli anziani problemi a fissare i ricordi recenti. Nei ratti che hanno assunto idrossitirosolo per un mese si è constatata una maggiore proliferazione di staminali nell'ippocampo, una maggiore sopravvivenza dei neuroni da esse derivati e un loro maggiore uso nei circuiti cerebrali formati per fissare i nuovi ricordi. Un effetto più intenso negli animali anziani che nei giovani». Questo composto sembra anche aiutare le cellule nervose a ripulirsi dalle scorie, contribuendo quindi a mantenere il cervello efficiente.
«E l'efficacia è maggiore» dice Tirone «se l'idrossitirosolo proviene dall'olio extravergine che non da integratori». (Al.Sa.)
(il Venerdì 20 marzo 2020)
L'olio d'oliva aiuta anche la memoria degli anziani
IL CONSUMO di Olio di oliva è stato già associato a una riduzione del rischio per alcuni dei big killer moderni, come infarti, ictus, diabete e tumori. Adesso il più tipico ingrediente della dieta mediterranea si appunta un'altra medaglia: un suo componente protegge anche il cervello, riducendo forse il rischio di demenze senili.
Lo ha scoperto il neurobiologo Felice Tirone, con i colleghi dell'Istituto di biochimica e biologia cellulare del Cnr, addizionando alla dieta di alcuni ratti anziani l'idrossitirosolo, un potente antiossidante di cui è ricco l'olio di oliva. «Nell'ippocampo, area cerebrale fondamentale per la memoria, nascono continuamente nuovi neuroni da cellule staminali» spiega Tirone. «Questa capacità con l'invecchiamento diminuisce, creando negli anziani problemi a fissare i ricordi recenti. Nei ratti che hanno assunto idrossitirosolo per un mese si è constatata una maggiore proliferazione di staminali nell'ippocampo, una maggiore sopravvivenza dei neuroni da esse derivati e un loro maggiore uso nei circuiti cerebrali formati per fissare i nuovi ricordi. Un effetto più intenso negli animali anziani che nei giovani». Questo composto sembra anche aiutare le cellule nervose a ripulirsi dalle scorie, contribuendo quindi a mantenere il cervello efficiente.
«E l'efficacia è maggiore» dice Tirone «se l'idrossitirosolo proviene dall'olio extravergine che non da integratori». (Al.Sa.)
(il Venerdì 20 marzo 2020)