Spettacolo
e confusione.
Anche
questa sera comincio alcune riflessioni dopo la celebrazione
televisiva di ieri sera alle 18,00.
Alcuni
mi hanno chiesto un parere. Siccome sono piovuti migliaia di
consensi e di plausi, voglio invece dare un fil di voce a quei
cristiani che come me, hanno provato un certo disgusto e vogliono
esprimere un dissenso.
Farò
alcune brevissime riflessioni. In quello spettacolo televisivo
ieri sera sono state dette molte cose false, creando una confusione
totale tra Gesù e Dio. Si parte nella preghiera dicendo Signore e
poi si finisce pregando Gesù. La figura di Maria viene dipinta
come la Vergine Maria salvezza del popolo romano: ma Maria vergine è
una invenzione del quarto secolo e viene stabilita quando si pensa
che sia la madre di Dio. Non ha nulla a che fare con Maria di
Nazareth, la mamma di Gesù, la sposa di Giuseppe, la madre di una
numerosa famiglia.
Tutto
questo sta scritto nei libri di massimi teologi e si continuano a
dire delle falsità storiche a livello biblico, esegetico e
interpretativo.
Così
pure si parla di Gesù che è morto per i nostri peccati,
ribadendolo in tutte le salse.
Si
parla di indulgenza plenaria una volta tanto a tutto il mondo, alla
città, quando noi viviamo nella misericordia continua,
nell’abbraccio totale di un Dio che non ha bisogno di nessuna
chiesa per perdonare e fare indulgenze. Una falsificazione
incredibile con questa esaltazione della croce che nel venerdì santo
troverà l’apogeo, anzi voglio dire il delirio, con la liturgia
della adorazione della croce.
Gesù
non si è sentito nei panni di Dio e aveva bene la concezione della
sua creaturalità. Nella serata di ieri, tornando al tema della
figura di Gesù si faceva confusione tra la fede in Gesù e la fede
di Gesù.
La
fede in Gesù che noi abbiamo è come dire che Gesù è affidabile,
abbiamo fiducia in lui perché è portatore testimone del messaggio
di Dio abbiamo fiducia in lui non perché sarà lui la nostra
salvezza ma perché il modo con cui lui ha creduto in Dio è per noi
il modo da seguire. Egli è il maestro della fede in Dio e ci
chiede di non confondere Dio e la sua persona. Noi possiamo allora
imparare da Gesù come affidabile maestro di vita, ma la fede
radicale, proprio come ci ha insegnato Gesù, l'abbiamo soltanto in
Dio.
Dobbiamo
uscire da questa ambiguità: noi possiamo pregare nel nome di Gesù
cioè possiamo pregare ricevendo l'insegnamento di Gesù, nella
memoria storica di Gesù, ma noi ci rivolgiamo, come Gesù ci ha
insegnato, a Dio. Gesù pregava Dio. Il Vangelo è pieno di quadri
che ritraggono Gesù in preghiera ed è lui che invita a pregare il
Dio suo e il Dio nostro.
Si
esce dall'ambiguità conoscendo proprio la letteratura biblica e
conoscendo il percorso storico di Gesù.
Voglio
fare accenno alle emozioni che lo spettacoilo televisivo ha potuto
suscitare. Le emozioni sono nella nostra vita uno straordinario dono
di Dio ma sovente quando si usano il sacro e le celebrazioni
religiose in modo spettacolare, molte persone sono catturate dalle
emozioni che diventano seduzioni,
Ieri
sera davanti a quella croce a quella Madonnina, davanti a
quell’ostensorio, a quei canti melodici che ti sollevavano fino al
cielo, è stato per molti facile fondersi e perdersi in un mare di
emozioni:quelle emozioni che non danno più la possibilità di
verificare la verità e la credibilità del messaggio veicolato. In
questo oceano di emozioni qualche volta si perde il contatto con la
realtà storica. Lo spettacolo sovente ci rende spettatori attoniti
che bevono tutto. Le gerarchie, dobbiamo dirlo con rincrescimento,
sono specializzate nell’uso e nell’abuso del sacro perché è di
sicuro effetto, mantiene una religiosità infantile catechistica ed
obbediente.
C'è
una sostanziale differenza dal guardare quell’ostensorio ( parola
latina che vuol dire mostrare -strumento per mostrare) come una
grande ostia e pensare che lì c’è il corpo di Gesù vero Dio e
vero uomo e invece prendersi l'impegno di seguire le sue tracce.
Quella è una emozione che rende spettatori, mentre la lettura
biblica ci rende protagonisti di un cammino, parte di un cammino.
Se
vogliamo vivere una fede adulta e liberante, forse non cercheremo più
Gesù e il suo insegnamento adorando un’ostia o aspettando che una
delle tante madonne ci faccia la grazia (in questi tempi ne faranno
apparire qualcuna).
Rimettiamo
al centro la lettura biblica e liberiamo le nostre pratiche religiose
da tutto ciò che il castello del devozionalismo ha creato. Però non
pensiamo che un sentiero nuovo della nostra vita e delle nostre
comunità piova dal cielo: dobbiamo costruire un cammino
comunitario di fede; non è una operazione magica, è un impegno
che dura una vita.
Il
mondo ha un immenso bisogno del contributo dei credenti per vivere
questi momenti difficili e per guardare con fiducia verso un futuro
diverso ma tocca a ciascuno e ciascuna di noi attivare
l'intelligenza, ascoltare le domande, acquisire conoscenze, avanzare
critiche e proposte, trovare un tempo di silenzio e di studio.
Facciamo
come Gesù: mettiamoci in gioco e facciamo della nostra via un
percorso di ricerca, di confronto, di riflessione, di lettura.
Leggiamo,
cerchiamo nel silenzio l'approfondimento, il confronto, le voci
plurali. Sono sicuro che sia una fonte di gioia la esplorazione nel
silenzio di percorsi nuovi, acquisire umilmente la conoscenza del
nostro percorso, come sono nate le fresche novità dell’evangelo e
come sono anche state costruite le ipocrisie le e manipolazioni.
Vi
saluto una preghiera:
O
Dio che generi continuamente vita e fiducia, aiutaci a superare la
tentazione di essere spettatori, come in un teatro; per diventare
invece costruttore di frammenti di un mondo altro che rovesci la
piramide del mondo attuale dove sono sempre i primi, i potenti a
schiacciare gli ultimi e le ultime della carovana.
Aiutaci
a operare per questa inversione di marcia nella concretezza della
vita quotidiana.
Un
gioioso affettuoso saluto per una buona serata e tanto tanto tanto
riposo che davvero fa bene all'anima al corpo e alla vita. Ciao Libri
da leggere: Ortensio da Spinetoli, Gesù di Nazareth, Edizioni
Meridiana e André Gounelle, Parlare di Cristo, Edizioni Claudiana
Franco
Barbero
(Trasposizione
scritta della conversazione di domenica 29 marzo a cura di Franca
Gonella e Fiorentina Charrier)