martedì 12 maggio 2020

Non sarà facile tornare in classe
Financial Times, Regno Unito


Per milioni di bambini di tutto il mondo la seconda parte dell'anno scolastico è stata un'esperienza virtuale. Gli studenti sono tra le categorie più colpite dalle misure per arginare la diffusione del nuovo coronavirus. Una prolungata assenza dai banchi di scuola significherà un vuoto di apprendimento e la perdita di preziose interazioni sociali. Come hanno scoperto nelle ultime settimane molti genitori, insegnanti e bambini, l'insegnamento online non sostituisce facilmente le lezioni in classe. In che modo riaprire le scuole, però, è una delle decisioni più difficili che i governi devono prendere.
Alcuni dati indicano che i bambini sono meno esposti al virus e lo trasmettono meno frequentemente. Uno studio condotto in Islanda, dove le scuole non sono mai state chiuse, ha riscontrato nei minori di dieci anni un'incidenza del virus più bassa rispetto agli adolescenti e agli adulti. Alcune ricerche mostrano che nelle scuole superiori ci sono stati alti tassi di contagio. Questo significa che non c'è una soluzione unica. I governi dovranno considerare diversi fattori, tra cui la fase dell'epidemia e gli aspetti culturali. Le società in cui abbondano le famiglie multigenerazionali dovranno fare particolare attenzione. Diverse ricerche indicano che la convivenza di più generazioni sotto lo stesso tetto potrebbe aver favorito la diffusione del virus in Italia.
Un altro elemento cruciale sono i test. La Danimarca, che è stata il primo paese europeo a riaprire le scuole, si è impegnata a fare il test a chiunque manifesti i sintomi del virus. Nei paesi dove non c'è ancora la possibilità di fare test su larga scala le autorità dovranno valutare la possibilità di riaprire solo parzialmente le scuole. Una strategia potrebbe essere dividere gli alunni in "micro-comunità" che non entrino in contatto tra loro. In ogni caso servirà una diffusione dei test capillare per rilevare eventuali contagi, modificare prontamente le restrizioni e se necessario chiudere di nuovo.
Il blocco ha anche reso più evidenti le disuguaglianze. Uno studio ha rilevato che due terzi dei bambini britannici non hanno partecipato alle lezioni online. Ai più svantaggiati la scuola non offre solo stabilità, ma anche pasti regolari e sicurezza.
I governi sceglieranno strategie diverse per la riapertura, ma dovranno tutti essere chiari sulle conseguenze di ogni scelta. Per quanto siano difficili le decisioni, bisogna cominciare a pensare a come far tornare i bambini a un'istruzione regolare in modo sicuro. as

(Internazionale, 30 aprile 2020)