domenica 25 ottobre 2020

DALLA GRECIA UNA SENTENZA ESEMPLARE

 Una lezione dalla Grecia


El País, Spagna

Una sentenza esemplare ha estromesso dal panorama politico quello che era diventato il terzo partito della Grecia. Il 7 ottobre 2020 un tribunale ha stabilito che i vertici di Alba dorata, una formazione che mascherava da nazionalismo la sua natura neonazista, dirigevano un'organizzazione criminale colpevole di un

omicidio e di varie aggressioni contro immigrati e sindacalisti.

La morte nel 2013 del rapper Pavlos Fyssas per mano di un militante del partito portò a un processo durato cinque anni e mezzo. Nel frattempo Alba dorata ha capitalizzato il risentimento della popolazione verso la vecchia politica, diventando nel 2015 un partito di primo piano. Ha trasformato gli immigrati nel capro espiatorio della crisi economica che ha travolto il paese negli ultimi dieci anni.

Le sue credenziali sono sempre state evidenti: l'odio contro il diverso e l'uso della forza per ripulire le strade dalle persone considerate indesiderabili, in modo sistematico e organizzato, come ha stabilito il tribunale di Atene. Gli effetti devastanti della crisi hanno alimentato il sostegno verso questa forma di antipolitica. Ma un solido cordone sanitario composto da istituzioni, società civile e mezzi d'informazione ha fatto luce sulle violenze del partito, privandolo della rappresentanza parlamentare nel 2019.

La sentenza oltrepassa le frontiere greche e può essere letta come un avviso ai naviganti, in un momento in cui l'ingresso di elementi neonazisti nelle istituzioni riguarda anche altri paesi più solidi, come la Germania. In Europa un pericolo nero minaccia la democrazia. Per sventarlo serve il lavoro non solo della magistratura, ma di tutta la società.


Internazionale 1380 | 16 ottobre 2020