sabato 20 febbraio 2021

CELEBRAZIONE EUCARISTICA COMUNITARIA: DOMENICA 21 FEBBRAIO 2021 ORE 10.00

 TUTTO E' NELLE TUE MANI, O SIGNORE:

IL MONDO E QUANTI LO ABITANO

P. Saluto all’assemblea e invito al silenzio


G. Che bello incontrarci per “costruire” insieme questa celebrazione di lode a Dio, 

per confrontarci, per ascoltarci, per crescere nella fede e nelle nostre relazioni. 

Ci troviamo qui con le nostre gioie, con le nostre lacrime, con le nostre fatiche, con i

 nostri affanni, con i nostri affetti, le nostre speranze e i nostri progetti. 

Mettiamo tutto davanti a Dio.


LETTURE BIBLICHE


Salmo 24

Del Signore è la terra e ogni sua risorsa,

il mondo e i suoi abitanti.

E’ lui che l’ha fondata sui mari

E sui fiumi l’ha stabilita.

Chi può avvicinarsi al Signore?

Chi può stare al suo cospetto?

Chi è giusto, dalle opere fino al cuore,

chi è retto, lontano dall’inganno.

Costui strapperà benedizioni al Signore,

giustizia da Dio, sua salvezza.

Ecco la generazione che ti cerca,

che cerca il tuo volto, o Dio di Giacobbe.

O porte, sollevate i vostri frontali:

sollevatevi, fate largo, o porte eterne,

deve entrare il re della gloria.

Chi è mai questo re della gloria?

Il Signore forte e potente,

il Signore prode in battaglia.

O porte, sollevate i vostri frontali.

Sollevatevi, fate largo, o porte eterne.

Deve entrare il re della gloria.

Chi è mai questo re della gloria?

Il Signore, Dio dell’universo:

ecco chi è il re della gloria.


Libro del profeta Osea 6, 1-6

Venite, ritorniamo al Signore.

Verrà a noi come la pioggia d’autunno,

come pioggia di primavera che feconda la terra.

Che cosa dovrò fare per te Efraim,

che cosa dovrò fare per te Giuda?

Il vostro amore è come una nube del mattino,

come la rugiada che all’alba svanisce.

Per questo li ho abbattuti per mezzo dei progetti,

li ho uccisi con le parole della mia bocca

e il mio giudizio sorge come la luce:

poiché voglio l’amore e non il sacrificio,

la conoscenza di Dio più degli olocausti


PREDICAZIONE

Commentare questi pensieri tratti dal libro del profeta Osea è certamente 

un'impresa differente da quella altre volte affrontata e così pure trarne motivi di

 riflessione a meno di limitarsi all'aspetto puramente testuale delle righe riportate.

Non credo che il testo sia così conosciuto da poter permettere una ricostruzione

 dell'ambientazione e della direzione solo a  partire da questo stralcio, questo

 stralcio testuale in cui compaiono forti suggestioni che rinviano ad un rapporto

 amoroso tra Dio e il suo popolo che viene assimilato ad un rapporto amoroso tra

 amanti molto ardenti.

La specificità di questa relazione sta però nell'essere un amore tra Dio e il suo

 popolo che viene però individuato alla stregua di una meretrice di un soggetto

 volubile, instabile, ben lontano dal meritare o da giustificare la passione dimostrata

 dal profeta, per questo motivo il testo si può facilmente ricondurre ai tentativi di 

approccio di questo strano "Dio" verso il suo popolo, verso quell'umanità che pur

 essendo indegna riceve e ha ricevuto l'accompagnamento e le sollecitazioni di

 questo strano Dio.

L'umanità non riesce ad esser degna dell'amore di Dio allo stesso modo di come

 questi non può fare a meno di riversare il suo amore, la sua attenzione verso quello

 stesso popolo infedele.

La singolarità del rapporto descritto da Osea è che rinvia ad un amore folle,

 immotivato, privo di alcuna giustificazione: la gratuità sembra esserne la sola 

motivazione. Questo dato se era difficile da intendere secoli e secoli or sono 

analogamente mantiene questo valore ora, a maggior ragione quando la ricerca di 

Dio è diventata patrimonio poco diffuso.

Oggi non è nemmeno concettualmente agevole pensare ad un Dio così innamorato

 dell'umanità questa vorrebbe sempre trovare un Dio per tutte le prove, per ogni

 frangente, realtà ben diversa da quella che evitando la ricerca quotidiana, assidua 

e faticosa si può intuire.

Però il confronto con Osea, con la sua passione, può farci pensare a un Dio che

 viene visto come amante, che non si rassegna a constatare l’infedeltà del suo

 popolo. In altre parole, se noi leggiamo il libro di questo profeta, meglio se una

 parte maggiore, saremo costretti a pensare che come viene descritto mai ci si deve

 fermare di fronte all'evidenza del peccato, della distanza tra Dio e uomo.

Sarebbe utile per una migliore comprensione degli stimoli forniti da questo testo

 soffermarsi sulla tenerezza attribuita a Dio che pare poter essere esclusivamente 

innamorato nei confronti dell'umanità pur nel momento in cui questa si dimostra

 incapace di meritare l'attenzione dell'amante.

Siamo di fronte ad un capovolgimento di prospettiva rispetto alla legge del taglione

 spesso attribuita al Dio dell'A.T.

È assolutamente necessario che cerchiamo di cogliere l'aspetto poetico, letterario

 sotteso in Osea solo leggendo liricamente queste parole sarà possibile iniziare a 

ricercarne il significato.


RICERCA COMUNITARIA

MUSICA


  1. Signore, cercaci con il Tuo occhio buono,

con il Tuo sguardo amico,

con la Tua voce invitante.

  1. Signore, cercaci quando noi non cerchiamo Te,

quando Ti abbiamo allontanato dal cuore,

quando fuggiamo la Tua parola,

anziché cercarla.

  1. Signore, bussa alla nostra porta con dolce insistenza

quando inseguiamo cose vuote e vane,

quando beviamo a sorgenti di acqua inquinata.

  1. Signore cercaci nei giorni della gioia

perché la riconosciamo come un dono Tuo

e possiamo benedire di cuore il Tuo nome.

  1. Signore, attendiamo da Te il dono della gioia

per continuare a sorridere alla vita,

per vedere i fiori che nascono sui sentieri

e per scoprire le sorgenti di felicità e di speranza.

  1. Signore, attendiamo da Te il dono della speranza

per saper camminare anche nelle notti più buie,

per assaporare l’alba che ci riporta il bacio del sole,

per credere che Tu ci vieni incontro dal futuro.

  1. Signore, attendiamo da Te la mano amica e forte

che ci guidi sui sentieri dell’amore solidale,

che ci spinga a seminare sulla roccia e a spargere nel vento,

che ci dia tanta voglia di costruire pezzi di felicità.

  1. O Signore, Tu sei l’acqua fresca e dissetante del pozzo,

sei Tu l’acqua profonda che cura le nostre superficialità,

sei l’acqua nutriente che guarisce i nostri vuoti.

  1. Non sia il nostro cuore un deserto arido e secco,

ma una terra irrigata e seminata a piene mani da Te.

Non sia una casa vuota in cui si insediano gli idoli,

ma un laboratorio di idee, di progetti, di propositi.

  1. O Dio, che semini nel vento sempre nuovi germi di vita

e spingi l’umanità ad abbattere i muri della divisione,

fa’ che le nostre esigenze si mettano a servizio della pace

coltivando, vicino e lontano, la giustizia e la fraternità.


MEMORIA DELLA CENA DI GESU’

T. O Dio, nella fiducia che vogliamo riporre in Te, oggi noi rinnoviamo il nostro

 impegno a camminare sulla strada di Gesù di Nazareth e ripetiamo il gesto che egl

i compì con i suoi amici e le sue amiche, prima di essere processato e po

i crocifisso. Egli prese nelle sue mani il pane della mensa e, dopo aver alzato gli

 occhi al cielo per benedire il Tuo nome dolce e santo, lo divise dicendo: “Prendete

 e mangiatene tutti. Questo pane che spezziamo e che mangiamo, sotto lo sguardo

 di Dio, è il segno della mia vita, riassume il significato della mia esistenza. Se ogni 

giorno voi condividerete i doni che Dio vi ha fatto, davvero farete corpo con me, 

sarete la mia vita nel mondo”.


PREGHIERA DI CONDIVISIONE


COMUNIONE


MUSICA


PREGHIERE SPONTANEE


PADRE NOSTRO


BENEDIZIONE FINALE


G. Volgiti verso il sole ogni giorno e l’ombra sarà dietro le tue spalle…


T. Fratelli e sorelle: Dio ci aiuti

oggi, domani e tutti i giorni della vita

a volgere il nostro cuore e i nostri occhi

verso il sole, con fiducia e tanta speranza.


Valter Primo – Comunità cristiana di base di Via Città di Gap – Pinerolo

Domenica 21 febbraio 2021