TUTTO E' NELLE TUE MANI, O SIGNORE:
IL MONDO E QUANTI LO ABITANO
P. Saluto all’assemblea e invito al silenzio
G. Che bello incontrarci per “costruire” insieme questa celebrazione di lode a Dio,
per confrontarci, per ascoltarci, per crescere nella fede e nelle nostre relazioni.
Ci troviamo qui con le nostre gioie, con le nostre lacrime, con le nostre fatiche, con i
nostri affanni, con i nostri affetti, le nostre speranze e i nostri progetti.
Mettiamo tutto davanti a Dio.
LETTURE BIBLICHE
Salmo 24
Del Signore è la terra e ogni sua risorsa,
il mondo e i suoi abitanti.
E’ lui che l’ha fondata sui mari
E sui fiumi l’ha stabilita.
Chi può avvicinarsi al Signore?
Chi può stare al suo cospetto?
Chi è giusto, dalle opere fino al cuore,
chi è retto, lontano dall’inganno.
Costui strapperà benedizioni al Signore,
giustizia da Dio, sua salvezza.
Ecco la generazione che ti cerca,
che cerca il tuo volto, o Dio di Giacobbe.
O porte, sollevate i vostri frontali:
sollevatevi, fate largo, o porte eterne,
deve entrare il re della gloria.
Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore forte e potente,
il Signore prode in battaglia.
O porte, sollevate i vostri frontali.
Sollevatevi, fate largo, o porte eterne.
Deve entrare il re della gloria.
Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore, Dio dell’universo:
ecco chi è il re della gloria.
Libro
del profeta Osea 6, 1-6
Venite,
ritorniamo al Signore.
Verrà a noi come la pioggia d’autunno,
come pioggia di primavera che feconda la terra.
Che cosa dovrò fare per te Efraim,
che cosa dovrò fare per te Giuda?
Il vostro amore è come una nube del mattino,
come la rugiada che all’alba svanisce.
Per questo li ho abbattuti per mezzo dei progetti,
li ho uccisi con le parole della mia bocca
e il mio giudizio sorge come la luce:
poiché voglio l’amore e non il sacrificio,
la conoscenza di Dio più degli olocausti
PREDICAZIONE
Commentare questi pensieri tratti dal libro del profeta Osea è certamente
un'impresa differente da quella altre volte affrontata e così pure trarne motivi di
riflessione a meno di limitarsi all'aspetto puramente testuale delle righe riportate.
Non credo che il testo sia così conosciuto da poter permettere una ricostruzione
dell'ambientazione e della direzione solo a partire da questo stralcio, questo
stralcio testuale in cui compaiono forti suggestioni che rinviano ad un rapporto
amoroso tra Dio e il suo popolo che viene assimilato ad un rapporto amoroso tra
amanti molto ardenti.
La specificità di questa relazione sta però nell'essere un amore tra Dio e il suo
popolo che viene però individuato alla stregua di una meretrice di un soggetto
volubile, instabile, ben lontano dal meritare o da giustificare la passione dimostrata
dal profeta, per questo motivo il testo si può facilmente ricondurre ai tentativi di
approccio di questo strano "Dio" verso il suo popolo, verso quell'umanità che pur
essendo indegna riceve e ha ricevuto l'accompagnamento e le sollecitazioni di
questo strano Dio.
L'umanità non riesce ad esser degna dell'amore di Dio allo stesso modo di come
questi non può fare a meno di riversare il suo amore, la sua attenzione verso quello
stesso popolo infedele.
La singolarità del rapporto descritto da Osea è che rinvia ad un amore folle,
immotivato, privo di alcuna giustificazione: la gratuità sembra esserne la sola
motivazione. Questo dato se era difficile da intendere secoli e secoli or sono
analogamente mantiene questo valore ora, a maggior ragione quando la ricerca di
Dio è diventata patrimonio poco diffuso.
Oggi non è nemmeno concettualmente agevole pensare ad un Dio così innamorato
dell'umanità questa vorrebbe sempre trovare un Dio per tutte le prove, per ogni
frangente, realtà ben diversa da quella che evitando la ricerca quotidiana, assidua
e faticosa si può intuire.
Però il confronto con Osea, con la sua passione, può farci pensare a un Dio che
viene visto come amante, che non si rassegna a constatare l’infedeltà del suo
popolo. In altre parole, se noi leggiamo il libro di questo profeta, meglio se una
parte maggiore, saremo costretti a pensare che come viene descritto mai ci si deve
fermare di fronte all'evidenza del peccato, della distanza tra Dio e uomo.
Sarebbe utile per una migliore comprensione degli stimoli forniti da questo testo
soffermarsi sulla tenerezza attribuita a Dio che pare poter essere esclusivamente
innamorato nei confronti dell'umanità pur nel momento in cui questa si dimostra
incapace di meritare l'attenzione dell'amante.
Siamo di fronte ad un capovolgimento di prospettiva rispetto alla legge del taglione
spesso attribuita al Dio dell'A.T.
È assolutamente necessario che cerchiamo di cogliere l'aspetto poetico, letterario
sotteso in Osea solo leggendo liricamente queste parole sarà possibile iniziare a
ricercarne il significato.
RICERCA COMUNITARIA
MUSICA
Signore, cercaci con il Tuo occhio buono,
con il Tuo sguardo amico,
con la Tua voce invitante.
Signore, cercaci quando noi non cerchiamo Te,
quando Ti abbiamo allontanato dal cuore,
quando fuggiamo la Tua parola,
anziché cercarla.
Signore, bussa alla nostra porta con dolce insistenza
quando inseguiamo cose vuote e vane,
quando beviamo a sorgenti di acqua inquinata.
Signore cercaci nei giorni della gioia
perché la riconosciamo come un dono Tuo
e possiamo benedire di cuore il Tuo nome.
Signore, attendiamo da Te il dono della gioia
per continuare a sorridere alla vita,
per vedere i fiori che nascono sui sentieri
e per scoprire le sorgenti di felicità e di speranza.
Signore, attendiamo da Te il dono della speranza
per saper camminare anche nelle notti più buie,
per assaporare l’alba che ci riporta il bacio del sole,
per credere che Tu ci vieni incontro dal futuro.
Signore, attendiamo da Te la mano amica e forte
che ci guidi sui sentieri dell’amore solidale,
che ci spinga a seminare sulla roccia e a spargere nel vento,
che ci dia tanta voglia di costruire pezzi di felicità.
O Signore, Tu sei l’acqua fresca e dissetante del pozzo,
sei Tu l’acqua profonda che cura le nostre superficialità,
sei l’acqua nutriente che guarisce i nostri vuoti.
Non sia il nostro cuore un deserto arido e secco,
ma una terra irrigata e seminata a piene mani da Te.
Non sia una casa vuota in cui si insediano gli idoli,
ma un laboratorio di idee, di progetti, di propositi.
O Dio, che semini nel vento sempre nuovi germi di vita
e spingi l’umanità ad abbattere i muri della divisione,
fa’ che le nostre esigenze si mettano a servizio della pace
coltivando, vicino e lontano, la giustizia e la fraternità.
MEMORIA DELLA CENA DI GESU’
T. O Dio, nella fiducia che vogliamo riporre in Te, oggi noi rinnoviamo il nostro
impegno a camminare sulla strada di Gesù di Nazareth e ripetiamo il gesto che egl
i compì con i suoi amici e le sue amiche, prima di essere processato e po
i crocifisso. Egli prese nelle sue mani il pane della mensa e, dopo aver alzato gli
occhi al cielo per benedire il Tuo nome dolce e santo, lo divise dicendo: “Prendete
e mangiatene tutti. Questo pane che spezziamo e che mangiamo, sotto lo sguardo
di Dio, è il segno della mia vita, riassume il significato della mia esistenza. Se ogni
giorno voi condividerete i doni che Dio vi ha fatto, davvero farete corpo con me,
sarete la mia vita nel mondo”.
PREGHIERA DI CONDIVISIONE
COMUNIONE
MUSICA
PREGHIERE SPONTANEE
PADRE NOSTRO
BENEDIZIONE FINALE
G. Volgiti verso il sole ogni giorno e l’ombra sarà dietro le tue spalle…
T. Fratelli e sorelle: Dio ci aiuti
oggi, domani e tutti i giorni della vita
a volgere il nostro cuore e i nostri occhi
verso il sole, con fiducia e tanta speranza.
Valter Primo – Comunità cristiana di base di Via Città di Gap – Pinerolo
Domenica 21 febbraio 2021