di Enzo Bianchi
La Repubblica 7/6
Cosa
sta succedendo nella chiesa cattolica? Questa domanda mi viene posta
con insistenza da cristiani che incontro o che mi scrivono, ma anche da
chi resta osservatore attento alle vicende della chiesa come presenza
significativa nella società. Infatti avvengono eventi, si scoprono
realtà sconosciute o a lungo taciute, emergono espressioni e posizioni,
soprattutto nell’etica cattolica, che destabilizzano molti e che
arrivano, come ha dichiarato il cardinale Reinhard Marx, a "cambiare la
fede". Sì, le dimissioni di questo cardinale, figura significativa,
carismatica e riconosciuta a tutti i livelli (arcivescovo di Monaco e
Frisinga, presidente della conferenza episcopale tedesca, presidente
della Comece, membro del consiglio dei sette cardinali che assistono il
papa nella riforma, coordinatore del consiglio per l’economia vaticano)
sono un grande interrogativo. Per ora non è facile decifrare queste
dimissioni e tuttavia denunciano che "la chiesa è a un punto morto", che
"la crisi nella chiesa è ampia e profonda". Sì, viviamo un momento di
"aporia", in cui le diverse componenti e forze della chiesa si
combattono, creando una paralisi sempre più contagiosa che impedisce di
intraprendere una via pasquale di risurrezione.
Proprio
quando si parla molto di discernimento, in realtà esso viene a mancare,
e l’effetto è un esteso turbamento a livello ecclesiale.
Occorre
dire la verità senza lasciarsi imbonire da analisti esterni, tra i
quali sociologi di corte che assicurano che, soprattutto in Italia, la
religiosità non viene meno e il rapporto con la chiesa è vissuto con
consapevolezza.
Ma inquietano anche le
vicende del cardinale George Pell accusato, condannato, imprigionato ed
esposto a una gogna mediatica mondiale, mentre nessuno ne prendeva le
difese. Alla fine è stato assolto. A ciò si aggiungono le sofferenze del
cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, che conosco
personalmente. Un uomo evangelico che vive nella povertà, fino a dover
cucinare per sé e gli eventuali ospiti, lui il primale delle Gallie.
Anche lui processato e poi assolto. Su questa via si darà soddisfazione
all’opinione pubblica e ai media ma viene turbato il "gregge di Dio".
Che
cosa sta succedendo nella chiesa? Papa Francesco ha indicato la via
sinodale come necessaria alla resurrezione della chiesa e il cardinale
Marx riafferma che "unicamente la via sinodale" potrà portare a riforme
che diventano necessarie per il futuro della fede.
Ma
neanche il sinodo mondiale annunciato potrà fare qualcosa se il Vangelo
non ritrova un reale primato. Soprattutto non è sufficiente, sebbene
sia necessario, che la chiesa percorra la via della predicazione ai
poveri, della giustizia e della liberazione, della pace e dell’ecologia.
Il Vangelo ispira e conferma queste vie ma le trascende anche, e chiede
alle istituzioni e alle dottrine, che sono sempre tradizioni umane, di
lasciarsi giudicare dal Vangelo ed essere corrette e mutate, cioè
convertite.