Caro confratello,
mi
scrivi che, consigliando la lettura di tanti libri, ti ho creato una
certa confusione. In realtà, l'abbondanza con cui segnalo libri o le
riviste che leggo, intende aiutare chi legge ad allargare il suo
orizzonte di ricerca. Certo che da "il cristianesimo non esiste ancora (Queriniana) a Oltre Dio (Gabrielli) edizioni da Senza chiedere permesso (Mille edizioni) a Concilium- incarnazione in un'era (post) umana (Queriniana)" la "spaziosità" della ricerca è impressionante. Per citarne alcuni.
Eppure
la lettura dal mio punto di vista è utile quando pone domande, suscita
inquietudine, apri finestre socchiuse, fa vibrare il cuore nell'incontro
del mistero. In questi libri ho trovato riflessioni degne di
attenzione. Non conosco la paura di inoltrarmi in questioni controverse;
anzi, io cerco proprio le letture che sono più provocatrici, sia per
liberarmi dei dogmi e dai devozionalismi inutili sia per cercare i
sentieri di una fede più matura, liberante.
Intendo proporre sul mio blog quelle opere che ho letto e cerco di esprimere una mia opinione a riguardo.
Ma,
se leggi attentamente, segnalo anche il fatto che molte volte i libri
seri e rigorosi non sono quelli segnalati in TV, ma quelli "senza
pubblicità" ufficiale. Altre volte un editore mette un titolo che fa
vendere e, letto il libro, constati che non contiene nulla di
nuovo. Soprattutto è la conoscenza degli autori-autrici, della loro
collocazione istituzionale, della loro coerenza personale che ci offre
gli elementi per accedere ad una corretta lettura.
Le questioni sul teismo, oggi ampiamente affrontate, furono per me rilevanti quando lessi le opere di Robinson specialmente "Dio non è così" negli anni 60 del secolo scorso.
Certo,
quando ti incontri con le opere di Adriana Destro e Mauro Pesce, di
Carmelo Buyo e di tutta la produzione ebraica sulla figura di Gesù, ne
esci arricchito. Altre volte la le novità si trovano col lanternino.
Negli
ultimi 20 libri, segnalati, fino a luglio o anche inteso-come
attraverso i 96 vocali che sono raggiungibili sul mio blog-fornire una
buona compagnia a chi la desidera nel pieno di quest'estate pandemica.
Non
posso terminare questa lettera, purtroppo, senza una constatazione
amara, per me molto dolorosa: i preti studiano poco e, in larga misura,
sono sempre più madonnari e liturgici. Il livello medio è ancora radio
Maria e simili. A te un caro saluto e un ricordo nella preghiera. Finché
siamo in cammino, con un po' di sana inquietudine e con molta fiducia
in Dio, i nostri giorni sono ricchi di senso.
Un abbraccio pieno di condivisione.
Don Franco