giovedì 15 luglio 2021

La Spagna fa il primo passo

El Periódico de Catalunya, Spagna


Il governo spagnolo ha concesso l'indulto a nove dei responsabili del disastro istituzionale e politico che ha spinto la Catalogna in un vicolo cieco nell'autunno del 2017. La decisione non è stata facile, ma era imprescindibile. Non è la soluzione del problema, ma è una condizione necessaria per trovarne una. Non presuppone ancora una riconciliazione, ma è la prova che c'è la disponibilità a non rimanere bloccati in uno scontro sterile e senza fine.

La disapprovazione degli indipendentisti più rozzi, che accusano di tradimento i beneficiari dell'indulto, era scontata, così come lo scontento di chi pensa che l'unica strada verso l'indipendenza sia rendere insopportabile la convivenza, anche a prezzo della paralisi politica e della rovina economica. La speranza è che la frangia più razionale dell'indipendentismo, ogni giorno più maggioritaria, approfitti dell'occasione per garantire almeno la governabilità della Catalogna e della Spagna in un momento critico. Nessuno chiede agli indipendentisti di abbandonare il loro obiettivo politico, ma solo di perseguirlo all'interno di un quadro legale concordato. L'indulto non è una panacea, però rappresenta un netto cambio di atteggiamento, a cui dovrebbe corrisponderne uno altrettanto significativo. Questa svolta dovrebbe riguardare anche i toni: forse le dichiarazioni con cui i leader indipendentisti si vantano di aver inflitto una sconfitta allo stato servono a convincere i loro sostenitori più refrattari. Ma sarebbe preoccupante se davvero credessero che la decisione e solo la "correzione di una sentenza ingiusta".

Il governo spagnolo ha fatto il primo passo. Ora ci si attende lo stesso dal campo indipendentista: un atto di realismo e apertura come quello che ha portato all'indulto. Pretendere l'amnistia per i condannati e un referendum che possa portare all'indipendenza senza che la Spagna modifichi la sua struttura costituzionale non lo è, così come qualsiasi mossa che non preveda l'avvio di un dialogo interno in Catalogna, impossibile se si continua a imporre veti e a mettere in dubbio le credenziali democratiche di metà dei catalani. as


Internazionale 1415, 25 giugno 2021