domenica 25 luglio 2021

QUALCOSA SI PUO' FARE DALLA BASE

La Alan Kurdi diventa Resq People

Fanpage 20/7

A cura di Annalisa Cangemi

Tra 20 giorni ci sarà in mare una nuova nave civile da soccorso. Si tratta della Res People, della Onlus ResQ People Saving People nata un anno fa: l’imbarcazione, lunga 39 metri, ha già solcato il Mediterraneo centrale per soccorrere i naufraghi, con l’organizzazione tedesca Sea-Eye e il nome di Alan Kurdi.
Arriva la Resq People, una nuova nave da soccorso si aggiunge alla flotta civile delle ong nel Mediterraneo. A un anno dalla nascita della Onlus Resq People Saving People a Milano, finanziata anche da migliaia di sostenitori che in questi mesi hanno fortemente creduto nella mission dell'associazione. Si tratta di un'imbarcazione di 39 metri, che è già servita per salvare oltre 900 migranti, con l'organizzazione tedesca Sea-Eye e il nome di Alan Kurdi.
"Abbiamo la nave! Ecco la Resq People", esulta la ong di cui è presidente onorario l'ex magistrato Gherardo Colombo. "Siamo orgogliosi – afferma la ong – di entrare nella flotta civile e di farlo raccogliendo il testimone della Alan Kurdi: grazie agli amici di Sea Eye per il supporto e la collaborazione! La nave cambia nome e organizzazione, la missione rimane la stessa: salvare persone. Abbiamo la nave! E ora avanti tutta, per farla navigare!".
La nave è costata circa 400mila euro, raccolti grazie a oltre 3mila donatori. "A loro vanno i ringraziamenti di Resq – People Saving People, a partire da chi ha fatto piccole donazioni fino ai contributi straordinari come quello dell'Unione Buddhista Italiana, passando per le sponsorizzazioni tecniche di materiale e all'instancabile supporto delle reti delle associazioni e degli amici di Resq sparsi in tutta Italia".
La nave attualmente batte bandiera tedesca e visto che la stagione estiva aumenta il rischio che si verifichino naufragi salperà presto con questa bandiera comunitaria: la cerimonia del varo ufficialmente è fissata per il 29 luglio. L'equipaggio della prima missione è già stato formato, e comprende sia personale marittimo sia umanitario: a bordo, oltre al capomissione e alle figure dei marittimi indispensabili alla navigazione – come comandante, primo e secondo ufficiale, direttore di macchina e macchinisti, marinai – ci saranno un medico e un'infermiera, sei soccorritori (tra i quali due mediatori culturali), una logista per coordinare l'assistenza dei naufraghi a bordo della nave, un cuoco. L'equipaggio proviene da sette nazioni diverse e comprende sia figure di marittimi professionisti assunti per le missioni, sia volontari specializzati.
"Siamo enormemente felici di aver raggiunto questo obiettivo: una nuova nave di soccorso che si unisce alla flotta civile per salvare uomini, donne e bambini che, ogni giorno, rischiano la vita – dichiara il presidente di Resq – People Saving People, Luciano Scalettari – Quest'anno ci sono già state almeno 800 vittime nel Mediterraneo centrale. Una sola sarebbe già troppa. Ecco perché abbiamo fretta di salpare, per dare una speranza in più a chiunque si trovi in pericolo nel nostro mare".
"Napoli, Salerno, Palmi, Reggio Calabria – ha detto il presidente durante una conferenza stampa a palazzo San Giacomo – sono tra le città del Sud che ci hanno fortissimamente sostenuto, fin da subito, con le loro istituzioni locali e con la grande rete solidale della società civile".
"Resq è nata per un motivo molto semplice: chiunque di noi, se stesse rischiando la vita in mezzo al mare vorrebbe una mano tesa in soccorso – ricorda il presidente onorario Gherardo Colombo – Nasce per salvare bambini, donne e uomini, per praticare diritti e tutelare la dignità umana. 
Siamo felici di poter salpare presto e fare la nostra parte nel Mediterraneo centrale: soccorrere è un obbligo, essere soccorsi un diritto".