sabato 2 ottobre 2021

Celebrazione 3 Ottobre 2021




P.  SALUTO ALL'ASSEMBLEA

 

G. L'accoglienza/ospitalità non è un atteggiamento esclusivo del popolo di Israele, ma è tipico di tutti quei popoli che vivono in condizioni difficili (per es. il deserto) dove l'accogliere o no un viandante fa la differenza fra vita e morte. Per la Bibbia l'altro, lo straniero è Israele stesso, il popolo di Dio. Israele è contrassegnato dalla condizione di estraneità: «Mio padre era un arameo errante» (Dt 26,5). Abramo si è definito «straniero e di passaggio» (Gen 23,4); e quando viene raccontato l'esodo, cioè l'evento da cui nasce Israele, si dice che dall'Egitto uscirono i figli di Israele con «una grande massa di gente promiscua» (Es 12,38). Il popolo di Dio ha dunque un'origine straniera, come ricorda il profeta Ezechiele – «per origine e per nascita tu sei del paese dei cananei: tuo padre era amorreo e tua madre hittita» (Ez 16,3) – e l' appellativo di 'ibri, «ebreo» significa «abitante al di là della frontiera», cioè straniero, barbaro. Ma è soprattutto in Egitto dove oppresso e sofferente, Israele sperimenta di essere accolto, ospitato da Dio e diventa il Suo popolo.

 

CANTO:    "Oltre il confine" di Antonello Venditti     https://www.youtube.com/watch?v=2RwvfRKUvw4

 

OLTRE IL CONFINE

Oltre il confine che cosa c'è

ci sarà un posto

fatto apposta per me

oltre il confine la libertà

con l'aiuto di Allah.

Quanti ragazzi insieme a me /

io mentre parto prego solo per te

per nostro figlio

che nascerà in un altra realtà,

in un'altra realtà.

C'è chi mi spinge 

chi mi grida devi andare avanti

non c'è più tempo per pensare

devi andare avanti

dammi la mano non cadere

vieni siamo in tanti.

Oltre il confine che cosa c'è

ci sarà terra fatta apposta per me

oltre quel mare una città

una grande città, una grande città

con l'aiuto di Allah se Dio vorrà.

 

Lavorerò più duro

per farmi accettare

inventerò una lingua

per farmi capire

e costruirò una casa

dove c'è il confine.

Mare, mare eccomi qua

sono il ragazzo della nuova città

io cerco solo l'umanità

con l'aiuto di Allah se Dio vorrà.

Mare, mare eccoci qua

siamo i ragazzi della nuova città

cerchiamo solo l'umanità

se Dio vorrà se Dio vorrà…

All'improvviso c'è una luce

che mi squarcia il cuore

sento una mano che mi prende

senza alcun timore

ed una voce che mi parla

in una lingua nuova qui sei

al sicuro... vai.

 


1. "Oltre il confine che cosa c'è, ci sarà un posto fatto apposta per me": i motivi che spingono uomini e donne a lasciare il proprio Paese sono molteplici: povertà, fame, persecuzione, guerra, disperazione… si parte per cercare un "oltre", una terra dove la vita sia più vivibile e siano garantiti i diritti fondamentali.

2. "Oltre il confine la libertà con l'aiuto di Allah": la libertà è l'aspirazione più alta per ogni uomo. Ognuno dovrebbe poter realizzare i suoi progetti, esprimere liberamente il suo pensiero, la fede religiosa, essere rispettato nella sua dignità.

1. "Devi andare avanti non c'è più tempo per pensare": quando si nega la libertà è difficile tacere e si arriva a fare qualsiasi cosa per poterla riaffermare… anche fuggire cercando altrove una vita migliore.

2. "Oltre quel mare una città… Lavorerò più duro per farmi accettare… e costruirò una casa dove c'è il confine": sono i sogni di ogni immigrato: un lavoro e una casa per la famiglia, due diritti fondamentali irrinunciabili.

1. "Io cerco solo l'umanità": chi ci sembra così diverso è una persona che chiede solo di essere riconosciuta come tale e trattata con umanità. È in gioco la capacità di accoglienza che interpella tutti, nessuno escluso!

Accogliere è anzitutto un debito di giustizia verso il più debole che spesso è costretto a fuggire; è poi questione di solidarietà, perché i problemi di chi ha più bisogno, sono anche i nostri.

2. "All'improvviso c'è una luce che mi squarcia il cuore sento una mano che mi prende senza alcun timore ed una voce che mi parla in una lingua nuova qui sei al sicuro... vai": sono i gesti concreti della vera accoglienza e solidarietà che evocano le parole di Gesù: "Venite, benedetti del Padre mio… perché ero straniero e mi avete accolto" (Mt 25,35).

 

LETTURE BIBLICHE

Genesi 18,1-8

1 Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. 2 Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, 3 dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo. 4 Si vada a prendere un po' di acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l'albero. 5 Permettete che vada a prendere un boccone di pane e rinfrancatevi il cuore; dopo, potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto». 6 Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre staia di fior di farina, impastala e fanne focacce». 7 All'armento corse lui stesso, Abramo, prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. 8 Prese latte acido e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse a loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l'albero, quelli mangiarono.

Adattamento del Salmo 71

Lascia che ti accolga,

lascia che ti accompagni

e niente ti abbatterà per sempre.

Io sono il giusto,

voglio liberarti e metterti al sicuro.

Ascolto la tua preghiera e ti salvo.

Io sono la roccia del tuo rifugio,

la fortezza dove sarai al sicuro.

Io sono la tua roccia e la tua fortezza.

ti libererò dalla mano malvagia,

perché hai riposto in me la tua speranza

e ti sei fidato di Me sin dalla tua giovinezza.

Ti ho già sostenuto

quando eri nel grembo materno.

La tua bocca racconterà ogni giorno

il mio aiuto e la mia salvezza.

Ti ho istruito da quando eri giovane

e so che ora racconterai le mie meraviglie.


Romani 12,10-13

10 Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. 11 Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. 12 Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, 13 solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità.

 

PREDICAZIONE E INTERVENTI LIBERI

 

 

MEMORIA DELLA CENA

 

G. Pane, mensa, comunità. Tre parole inseparabili. Il pane condiviso sulla mensa è connesso allo scambio di sguardi, parole, gesti, esperienze, storie, successi e insuccessi, risate e lacrime. Condividere il pane invita a condividere la vita. Il vero condimento di tutto è proprio la presenza dell'altro, degli altri, della comunità.

1. Pane per saziare

la fame di tutti.

impastato lentamente,

al forno della dolorosa verità,

dell'amore autentico,

del gesto delicato.

 

2. Pane spezzato,

moltiplicato rompendolo,

per raggiungere più mani,

più bocche,

più popoli,

più storie.

 

1. Pane buono,

vita per chi giace

nelle discariche,

e per chi si addormenta

sazio di altre prelibatezze,…

se il tuo profumo, pane buono,

risveglia in lui la nostalgia

del Vero.

 

2. Pane vicino,

nella casa che accoglie

chi vuole condividere

una storia,

un progetto,

una promessa.

 

1. Pane vivo,

segno di fraternità,

di accoglienza e di amore,

che non manchi mai

in nessuna mensa.


 

T.  Gesù era tavola con i suoi amici e le sue amiche. Egli era ben consapevole della congiura che si stava organizzando contro di lui e il suo cuore faceva i conti con la paura. Voleva lasciare ai suoi amici e alle sue amiche, in quella sera e in quella cena d'intimità, qualcosa di più di un ricordo, di un segno. Sulla mensa c'erano pane e vino. Gesù alzò gli occhi al cielo, come spesso faceva nei giorni della sua vita e, dopo aver benedetto il nome santo di Dio, prese il pane, lo spezzò, lo divise dicendo: "Prendete e mangiate. Questo pane condiviso sia per voi il segno della mia vita. Quando farete questo, lo farete in memoria di me, di ciò che ho fatto e detto". Poi prese la coppa del vino e disse: "Questo calice sia per voi il segno di un'amicizia che Dio continuamente rinnova con tutta l'umanità, con tutto il creato".

 

PREGHIERA DI CONDIVISIONE  /  COMUNIONE  /  MUSICA  /  PREGHIERE SPONTANEE

 

Padre Nostro

 

BENEDIZIONE FINALE    

P. Che possiamo essere, Signore, mani unite

nella preghiera e nel dono.

Unite alle Tue mani di Padre e Madre,

unite alle mani delle sorelle e dei fratelli,

unite alle mani dei poveri.

 

Mani evangeliche,

seminatrici di vita,

lampade di speranza,

voli di pace.

 

Unite alle Tue Mani solidali,

spezzando il pane di tutti.

Mani aperte, senza confini,

fin dove ci sono mani.

Capaci di abbracciare il mondo intero,

rimanendo fedeli al Regno.

 

Mani tese nella passione per la Giustizia,

e tenere nell'amore.

 

Mani che danno ciò che ricevono,

nella gratuità moltiplicata,

sempre più mani,

sempre più unite.

(Adattamento della preghiera di Pedro Casaldáliga)