sabato 16 ottobre 2021

DOMENICA 17 OTTOBRE ALLE ORE 17,15 CELEBRAZIONE EUCARISTICA DOPO L'INCONTRO INTERCOMUNITARIO

 IL VENTO DI DIO CI SPINGA A COMPIERE SCELTE DI CONDIVISIONE E DI IMPEGNO PER I DIRITTI DI TUTTI/E.

G. Cari amici e amiche delle varie Comunità e di gruppi sparsi, vi diamo il benvenuto!

Ci ritroviamo oggi insieme per lodarTi, o Dio, e per condividere fra di noi cammini di speranza in cui la fiducia in Te sia per noi il vento che ci spinge verso esperienze inedite che ci aiutino a mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù, profeta di Nazareth.

CANTO

RESTA CON NOI


Resta con noi, o Dio, nelle varie stagioni della vita:

quando nuove esperienze ci inebriano e ci appassionano,

quando sentiamo la vita pulsare e aprirsi davanti a noi e

quando stiamo imboccando il lungo viale

del ritorno a te.


Resta con noi, o Dio,

quando seminiamo e non vediamo i frutti,

quando la fatica e l’incertezza ci spengono il sorriso,

quando il nostro cuore si chiude anziché aprirsi,

quando il fluire dei giorni

sembra rubarci la voglia di vivere.


Signore, possano le donne e gli uomini

riconoscerTi come Dio e vivere al Tuo cospetto

le gioie, gli affanni e le speranze.

Non cerchino in te il risolutore magico dei loro problemi,

ma la forza per affrontarli e per compiere la Tua volontà.


Signore, tu lo sai.

Anche oggi, di fronte alle proposte

della Tua parola,

noi cerchiamo di fuggire,

di scusarci.

Deponi la Tua parola

nel più profondo di ciascuno di noi…

perché nessun vento ce la porti via.

(Dal libro di Franco Barbero “Preghiere d’ogni giorno”



LETTURE BIBLICHE Atti 2,1-21


La Pentecoste

Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.

Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, 11 Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio». 12 Tutti erano stupiti e perplessi, chiedendosi l'un l'altro: «Che significa questo?». 13 Altri invece li deridevano e dicevano: «Si sono ubriacati di mosto».

Discorso di Pietro alla folla

14 Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che vi trovate a Gerusalemme, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: 15 Questi uomini non sono ubriachi come voi sospettate, essendo appena le nove del mattino. 16 Accade invece quello che predisse il profeta Gioele:

17 Negli ultimi giorni, dice il Signore,

Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona;
i vostri figli e le vostre figlie profeteranno,
i vostri giovani avranno visioni
e i vostri anziani faranno dei sogni.
18 E anche sui miei servi e sulle mie serve
in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi
profeteranno.
19 Farò prodigi in alto nel cielo
e segni in basso sulla terra,
sangue, fuoco e nuvole di fumo.
20 Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue,
prima che giunga il giorno del Signore,
giorno grande e splendido.
21 Allora chiunque invocherà il nome del Signore
sarà salvato.

Breve commento di Gustavo e Tiziana

Condivisione delle riflessioni

CANTO

ESSERE PIU’ CHE AVERE

Credo che in ogni uomo c’è mio fratello, al di là del colore della pelle, dei suoi difetti, dei suoi errori e di quello che la gente dice e pensa di lui. Credo che nel cuore di ogni uomo c’è sempre un germe di bontà, che io devo scoprire, accettare, apprezzare e valorizzare.

Credo che, nella vita, vale “essere” più che “avere”. 

Credo che la bontà non muore con il corpo, ma resta e trasforma gli uomini e il mondo. 

Credo che questa mia vita, iniziata nel tempo, si completerà e si perfezionerà nella casa del Padre.

Credo che viene un mondo nuovo, un mondo che si è annunciato nella gioia, nella pace nell’amore

(Sergio Pintor)


PREGHIERA EUCARISTICA


1.Grazie, o Dio, per averci fatti incontrare oggi, qui in presenza dopo tanti mesi in cui non abbiamo potuto abbracciarci e vederci negli occhi di persona. 


2.I cammini che compiamo nelle nostre Comunità e nei nostri gruppi sono diversi, ma tutti e tutte noi cerchiamo nelle parole della Bibbia qualche tuo insegnamento per dare un senso alla nostra vita.


1.Gesù in questo è il nostro Maestro. Fa’, o Dio, che sappiamo comprendere le scelte che ha fatto Gesù camminando nei villaggi della Palestina. Le persone erano al centro, specialmente coloro che erano malate ed emarginate.


2. A loro dava fiducia e speranza parlando del Tuo Amore. 

Ci ha insegnato a condividere ciò che siamo e ciò che abbiamo. 


T. Sostienici, o Dio, nei piccoli percorsi che compiamo e tutte le volte che cerchiamo di mettere in pratica un insegnamento di Gesù, perché siamo figli e figlie tanto fragili che si scoraggiano in fretta.


G. Pane, mensa, comunità. Tre parole inseparabili. Il pane condiviso sulla mensa è connesso allo scambio di sguardi, parole, gesti, esperienze, storie, successi e insuccessi, risate e lacrime. Condividere il pane invita a condividere la vita. Il vero condimento di tutto è proprio la presenza dell’altro, degli altri, della comunità.


1. Pane per saziare 

la fame di tutti. 

impastato lentamente, 

al forno della dolorosa verità, dell’amore autentico, 

del gesto delicato. 

2. Pane spezzato

moltiplicato rompendolo, per raggiungere più mani, più bocche, 

più popoli, 

più storie. 

1. Pane buono

vita per chi giace 

nelle discariche, 

e per chi si addormenta 

sazio di altre prelibatezze… se il tuo profumo, pane buono, risveglia in lui la nostalgia del Vero. 

2. Pane vicino

nella casa che accoglie 

chi vuole condividere 

una storia, 

un progetto, 

una promessa. 

1. Pane vivo

segno di fraternità, 

di accoglienza e di amore,

che non manchi mai in nessuna mensa. 

(Dal testo dell’Eucarestia del 3 ottobre scritta da Stefania ed Esperanza CdB via Città di Gap)
T. Gesù era tavola con i suoi amici e le sue amiche. Egli era ben consapevole della congiura che si stava organizzando contro di lui e il suo cuore faceva i conti con la paura.  Voleva lasciare ai suoi amici e alle sue amiche, in quella sera e in quella cena d’intimità, qualcosa di più di un ricordo, di un segno. Sulla mensa c'erano pane e vino. Gesù alzo gli occhi al cielo, come spesso faceva nei giorni della sua vita e, dopo aver benedetto il nome santo di Dio, prese il pane, lo spezzò, lo divise dicendo: "Prendete e mangiate. Questo pane condiviso sia per voi il segno della mia vita. Quando farete questo, lo farete in memoria di me, di ciò che ho fatto e detto". Poi prese la coppa del vino e disse: "Questo calice sia per voi il segno di un'amicizia che Dio continuamente rinnova con tutta l’umanità, con tutto il creato".  

PREGHIERA DI BENEDIZIONE DEL PANE

COMUNIONE


CANTO


PADRE NOSTRO


PREGHIERE SPONTANEE  

BENEDIZIONE

Bisogna essere tenaci,

resistenti, solidi.

Bisogna indurirsi

Senza mai rinunciare alla propria tenerezza”

    Ernesto Che Guevara


EUCARESTIA INTERCOMUNITARIA AL TEMPIO VALDESE DI PINEROLO, 17 OTTOBRE 2021

(Per la Cdb di Piossasco M.Grazia B. Gustavo, Tiziana)