domenica 3 ottobre 2021

UNA SCELTA DI SAGGEZZA

 Bersani & C. verso il ritorno nel Pd: «Bisogna ricomporre»

Il Manifesto

23.09.2021

Le agorà del Pd, lanciate da Enrico Letta e benedette da Romano Prodi, saranno anche l’occasione di un ritorno a casa di Bersani, Speranza e tutti i compagni di Articolo 1? È probabile. Già, perché nei giorni scorsi c’è stata una riunione tra il dem Nicola Oddati (che cura il dossier) e il responsabile organizzativo di Art.1 Nico Stumpo.

L’idea è quella che i bersaniani, usciti dal Pd nel 2017 in polemica con Matteo Renzi, colgano questa occasione per ricominciare a discutere con i dem non solo di alleanze, ma del programma del partito. Non a caso le agorà sono state definite da Letta «primarie delle idee»: le 100 più votate sulla piattaforma online agorademocratiche.it diventeranno il cuore pulsante del programma dem.

«Si è aperta la possibilità di riscrivere il dna del Pd in modo partecipato, di cambiarne l’impianto culturale, spostandolo a sinistra», spiega Stumpo. «Noi cercheremo di immettere nella discussione i temi che ci sono più cari, la riforma del fisco a favore dei più deboli, i diritti del lavoro, la sanità pubblica».

Per poi tornare a casa? «Giudicheremo i risultati alla fine del percorso. Noi confidiamo che le nostre idee possano essere accolte dalla base Pd e dai tanti non iscritti che parteciperanno e voteranno», spiega ancora Stumpo. «È l’occasione per fare una battaglia politica sui contenuti, e di farla dal basso. Quello che una volta si chiamava congresso per tesi. Ma stavolta gli input arriveranno dal basso non dai gruppi dirigenti».

Le agorà partono da iniziative personali: chiunque può, versando un euro e chiamando venti persone (metà non iscritti al Pd), aprire un’agorà fisica o telematica. Ma ci saranno anche dei «facilitatori», persone sui territori che aiutano e stimolano la discussione: di questi un’ottantina saranno del Pd, una quarantina di Art.1. Una presenza non solo simbolica, dunque. Che dimostra l’intenzione di fare sul serio.

«Noi da quando siamo nati abbiamo un solo obiettivo: ricomporre una sinistra plurale sulla base di un programma fondamentale nuovo e costruire un nuovo campo progressista», spiega Bersani al manifesto. «Siamo pronti ad andare ovunque ci sia la possibilità di far vivere la nostra proposta sia dal lato del progetto politico, sia da quello dei contenuti di un programma nuovo per una sinistra dei nuovi tempi».

Parole che confermano anche la prudenza per un percorso che potrebbe presentare ostacoli. A partire dal fatto che nel Pd molti nodi di merito (ad esempio sui diritti del lavoro e sulla riforma del fisco) non sono stati ancora sciolti.

«Non ci saranno responsabili dei singoli temi», dice Oddati. «Ma delle persone che faranno da facilitatori nella costruzione delle agorà. E tra questi, oltre ai nostri dirigenti, anche quelli di Art.1». Tutti però dovranno passare dalla piattaforma. «Naturalmente non ci siamo aperti solo ad Art.1 ma anche al mondo delle associazioni», dice Oddati. «Ad alcune agorà tra Campania e Puglia ho incontrato militanti di Azione o anche dei 5 stelle, interessati al tema delle forma partito o a quello dell’ambiente».

Un faticoso lavoro da «federatore», ha detto Prodi parlando delle agorà di Letta. Gli ex compagni usciti nel 2017 non nascondono il ruolo decisivo dell’attuale segretario nel processo di riavvicinamento: «Lui ha il merito di aver lanciato questa idea», dice Stumpo. Che sogna, con Bersani, di costruire una «nuova casa della sinistra», oltre il vecchio Pd.

Oddati non lo esclude: «È possibile che arrivino proposte di modifica dello statuto, e della struttura organizzativa: una spinta dal basso per un nuovo Pd. C’è uno spazio enorme per “agire” il Pd e il suo modo di essere».

Il percorso di consultazione si chiuderà a fine anno. In tempo dunque per consentire il rientro dei bersaniani nella fila dem prima delle prossime politiche. Andrà così«Le agorà sono un percorso di allargamento del Pd, io ci credo e spero dia buoni risultati», il commento di Letta.