domenica 26 dicembre 2021

MACERATA

Lavoratori in nero per guadagnare sul terremoto

Il terremoto come occasione di guadagno e sfruttamento. È il caso dell’inchiesta sui cantieri per le abitazioni di emergenza post-sisma a Macerata, scaturita dalle denunce del sindacato locale degli edili Cgil (Fillea). Alcune aziende in subappalto, i cui amministratori sono poi risultati dei prestanome, si sono serviti dei “caporali” per ingaggiare manodopera, soprattutto operai romeni ed egiziani. I muratori venivano fatti lavorare in condizione di totale irregolarità: senza contratto o con l’applicazione di contratti non dell’edilizia; assenza di visite mediche di idoneità; non muniti dei dispositivi di protezione individuale (caschi, imbragature, guanti); lavoro straordinario e festivo non corrisposto; pagamenti forfettari; tentativi di estorsione; manodopera priva di documenti di soggiorno. Il sindacato ha assistito i lavoratori nella fase di avvio delle denunce, sia legalmente che fisicamente.


La Repubblica, 11 dicembre