scrive Carlo Rovelli
In molti mi dicono di stare zitto perché sono solo un fisico e non un politico o un esperto di politica internazionale. Io invece vorrei che parlassero tutti su questioni come la scelta fra la pace o la guerra, fra costruire armi oppure ospedali: che siano fisici o storici, o panettieri, o maestri di scuola.
Sono convinto che la maggioranza delle gente non la voglia la guerra, e non voglia avere più armi. La maggioranza della gente vuole tranquillità, pace. Vuole che i soldi pubblici siano spesi per ospedali e scuole, non per strumenti di morte. Perché lasciar decidere ai fabbricanti di armi, che riempiono i giornali e i politici di soldi?
Agli “esperti di politica internazionale”, che da sempre non fanno che portarci da una guerra all’altra: Ucraina, Yemen, Afghanistan, Syria, Libia, Iraq, e via via, in una striscia ininterrotta di centinaia di migliaia di cadaveri e di città distrutte, iniziate da altri, iniziate da noi, nate da escalation, io un po’ di più, tu un po’ di più, ma tu mi hai fatto questo, ma prima tu mi avevi fatto questo, e adesso te la faccio vedere io… e non bisogna mai cedere al nemico.
Per il bene degli Ucraini, per il bene dei russi del Dombas, per il bene dei Kossovari, per il bene dei poveri libici nelle grinfie di Geddhafi, per il bene dei poveri siriani nelle grinfie di Assad, per il bene delle bambine Afghane, e per il bene di tutti costoro ne muoiono innumerevoli e demoliamo le loro città. Tutte guerre nate dall’agitare sempre lo spauracchio della paura. Ma ve lo ricordate? L’ISIS distruggerà l’Europa. Saddam Hussein ha armi di distruzioni di massa. I Serbi stermineranno il Kossovo. Osama Bid Laden da solo demolirà la civiltà. Il cattivo di turno è sempre il mostro orrendo, di cui dobbiamo tutti tremare di paura. Adesso di nuovo. Tremate, tremate, già si vedono le ombre dei cavalli dei feroci Cosacchi che pascolano in piazza San Pietro. Paura, paura. Comperate più armi, vengano signori e signore, guardate che belle armi, tutte scintillanti e in vendita! Prezzi scontatissimi! Sono armamenti verdi, ecologici, biodegradabili. Poi, più armi ci sono, più facciamo la guerra, ovviamente. Più ci insultiamo, ci sfidiamo, ci minacciamo l’un l’altro, ci accusiamo l’un l’altro di nefandezze (generalmente tutte vere), più finiamo per farci la guerra, ovviamente. E siccome i cattivi sono per definizione sempre gli altri, gli aggressori sono sempre gli altri, lo facciamo persino con un grande senso di superiorità morale. E se nel nostro paese la massima autorità morale a cui il paese solitamente si inchina, il Papa, arriva a dire che “si vergogna” per l’aumento degli armamenti, bhè questa volta lasciamolo dire, che ne capisce lui di politica e morale? Non è mica un “esperto di politica internazionale”. Se il Segretario Generale delle Nazioni Unite si sgola per dire di abbassare i toni invece di alzarli, per dire multilateralismo invece che dominio di una parte sull’atra, lasciamolo dire, che ne capisce lui di politica? Non è mica un “esperto di politica internazionale”, è solo il Segretario Generale delle Nazioni Unite. Cari politici, perché per una volta non provate ad ascoltare la gente? In fondo poi alla gente chiedete voti. La maggioranza degli italiani non vuole guerra, non vuole più armi, non vuole gettare fuoco sul fuoco. Nonostante la belligeranza e la bellicosità di tanto giornalismo. Nonostante gli urli “aiuto, armiamoci, arrivano i Cosacchi a pascolare i cavalli in Piazza San Pietro”, nonostante l’isteria, la maggioranza degli italiani non vuole più armi. Perché? Perché è ragionevole, e vuole solo vivere in pace. Non alimentare la guerra con la guerra. Come la maggioranza degli ukraini, dei russi e dei cinesi. Ma anche a loro raccontano che sono in pericolo, e che bisogna andare a difendere dei poveretti attaccati. Cerchiamo di non essere sciocchi: la Russia non attaccherà mai paesi nell’alleanza Nato, che è enormemente più potente dell’esercito russo. È la paura che genera aggressività. Rileggetevi tutti l’inizio di Mein Kampf di Hitler. È interamente giocato sulla paura “armiamoci e diventiamo forti, altrimenti ci stritoleranno”. Sembra tanti articoli recenti. Sappiamo come è andata a finire. La paura genera mostri. Se il XXI secolo si nutre di paura, sarà come il XX secolo: 70 milioni di morti ammazzati, per nulla.
Tratto dal blog di Daniele Barbieri