sabato 2 aprile 2022

CELEBRAZIONE EUCARISTICA COMUNITARIA DI DOMENICA 3 APRILE 2022

CI E' SEMPRE DATA UN'ALTRA POSSIBILITA'

G. Dando inizio alla nostra eucarestia comunitaria, ringraziamo il Dio della vita, il Dio dell'amore e.... facciamo spazio al silenzio, all'attesa e al desiderio di quella Parola vivificante che anche oggi Dio ci regalerà.

Restiamo in silenzio per qualche secondo.

G. Eccoci, oggi, Signore davanti a Te : siamo spaesati, siamo spaventati, ma anche arrabbiati per come i potenti vogliono risolvere le loro diatribe. E soprattutto come tutto questo ricadrà sulle persone più deboli.

Siamo e vogliamo essere fiduciosi in Te che aiuterai l'umanità a trovare le vie della pace ed aiuterai ciascuno e ciascuna di noi ad alimentare questa speranza.

  1. Spirito di Dio per la nostra terra, fuoco che consumi i nostri rifiuti ed i nostri silenzi, Fuoco che purifichi le nostre esistenze.

T. Sappiamo che non sei lontano da noi.


  1. Spirito di Dio per la nostra terra, fuoco che dissolvi l'orgoglio e l'odio, fuoco che bruci le nostre divisioni.

T. Sappiamo che non sei lontano da noi.

1) Spirito di Dio per la nostra terra, fuoco che illumina la nostra fede fuoco che accendi in noi la festa per la Tua presenza.

T. Sappiamo che non sei lontano da noi.

Breve momento di silenzio

Letture bibliche

Dal libro dei Proverbi e dal Vangelo di Luca

Proverbi 21, 1-5

1 Il cuore del re, nella mano del SIGNORE, è come un corso d'acqua;
egli lo dirige dovunque gli piace.
2 Tutte le vie dell'uomo gli sembrano rette,
ma il SIGNORE pesa i cuori.
3 Praticare la giustizia e l'equità
è cosa che il SIGNORE preferisce ai sacrifici.
4 Gli occhi alteri e il cuor superbo,
lucerna degli empi, sono peccato.
5 I disegni dell'uomo diligente conducono sicuramente all'abbondanza,
ma chi troppo si affretta non fa che cadere nella miseria.

Proverbi 22,1-2

1 La buona reputazione è da preferirsi alle molte ricchezze;
e la stima, all'argento e all'oro.
2 Il ricco e il povero s'incontrano;
il SIGNORE li ha fatti tutti e due.

Proverbi 30:7-9

7 Io ti ho chiesto due cose;
non me le rifiutare, prima che io muoia;
8 allontana da me vanità e parola bugiarda;
non darmi né povertà né ricchezze,
cibami del pane che mi è necessario,
9 perché io, una volta sazio, non ti rinneghi
e dica: «Chi è il SIGNORE?»
oppure, diventato povero, non rubi,
e profani il nome del mio Dio.

Luca 19:1-10

1 Entrato in Gerico, attraversava la città.2 Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco,3 cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura.4 Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là.5 Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».6 In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.7 Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!».8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto».9 Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo;10 il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».


Predicazione

Mi ha sempre colpito questo uomo Zaccheo (il cui nome, ironia della sorte, significa puro) che probabilmente ha sentito parlare di Gesù, lo vuole vedere e sale su un albero...chissà aveva timore di incontrarlo a tu per tu e si inventa questo stratagemma.. devo dire che Zaccheo mi è anche un po' simpatico...

Una persona che faceva il suo lavoro ,penso che fosse disprezzato un po' da tutti e sicuramente aveva pochi amici ….Era un cosiddetto impuro proprio per il lavoro che svolgeva....Esattore delle tasse...Pare che questo compito fosse affidato a persone ricche, potenti e spesso persone non del luogo, anche se poi diventavano note a tutti .

Ma torniamo al brano: Zaccheo si è sistemato sull'albero e Gesù passa e nonostante la folla ,Gesù scorge Zaccheo e in aperto contrasto con le regole vigenti, non solo dà attenzione a questo impuro e strozzino, ma si invita a casa sua. Qualcosa di peggio di una trasgressione, di uno scandalo. Il nazareno ha saltato il fosso “da amico dei pubblicani e dei peccatori”.

Inoltre come collaborazionista con la dominazione romana, Zaccheo era un peccatore pubblico, escluso dalla sinagoga e tagliato fuori dal tessuto sociale, una persona il cui contatto era da evitare perché rendeva impuri.

La risposta di Zaccheo è sorprendente: dice il brano che non esita ad accettare Gesù a casa sua e a cambiare vita.

Questo racconto lo troviamo solo nel Vangelo di Luca che scrive verso gli anni 90. anni già lontani dall'esperienza, di Gesù.

Il brano, invece, ci apre ad una realtà incontestabile e ad una fiducia estrema: l’incontro con Gesù e il suo messaggio può cambiare la direzione di una vita.

Luca, parlando alla sua comunità, riprende la memoria del passato per tenere aperta questa possibilità davanti ai fratelli e alle sorelle che con lui cercavano di seguire il cammino di Gesù.

Dunque, incontrare Gesù può voler dire non mettere un po’ di vernice nuova su una parete vecchia, ma costruire una parete nuova, una esistenza radicalmente nuova.

Luca sembra ricordare alla sua comunità , forse tentata di ammorbidire l'insegnamento del maestro, quali sono i “luoghi” del regno di Dio.

Questo messaggio mi interpella molto: la radicalità dell'insegnamento di Gesù è molto difficile da attuare: solo insieme si riesce a fare piccoli passi, ma proprio piccoli

Forse il brano ci dice anche che nella vita ci sono tante persone che desiderano e ci passano vicino. Sappiamo fare come Gesù?

Interventi liberi


Pausa musicale


Memoria della cena.

Gesù, quando ormai la congiura dei capi religiosi e militari stavano per farlo fuori, volle ancora sedere a mensa con i suoi discepoli e le sue discepole per celebrare la Pasqua. Prese nelle mani il pane lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiatene tutti; questo è ciò che ho fatto sempre nella mia vita: spezzare , condividere. Fate questo in mia memoria”. Allo stesso modo prese il calice del vino e lo condivise dicendo: “fate questo per non dimenticarvi di me”.

P. Comunione: preghiera


  1. Signore, nostro Dio, accompagna i nostri passi: rendi i nostri giorni pieni di giustizia.

  2. La Tua parola diventi il tesoro dei nostri cuori: fa che la cerchiamo con vera avidità

  3. Fà che l'ascoltiamo e la custodiamo nel cuore: non sia l'acqua che passa e va senza fecondare



Con il Padre Nostro apriamo alle preghiere spontanee



Benedizione finale



L'arcobaleno

 Un bel giorno, tutti i colori del mondo cominciano a litigare.

 Ognuno pretendeva di essere il più bello, il più importante, il più utile, il preferito!

Sì lodavano ad alta voce, ciascuno convinto di essere il migliore.

Il rumore di questa disputa aumentava sempre più.

All'improvviso, un lampo dalla luce accecante, brillò nel cielo, accompagnato dal cupo suono del tuono. La pioggia cominciò a rovesciare torrenti d'acqua senza posa.

Atterriti, tutti i colori tacquero gli si avvicinarono gli uni agli altri per cercare riparo.

 E la pioggia comincia a parlare: “ma che stupidi che non è siete altro, perché vi azzuffate in questo modo cercando di dominarvi l'un l'altro. Non sapete che Dio vi ha creato ognuno con uno scopo particolare unico è diverso. Egli ama ognuno di voi e ha bisogno di tutti voi. Stringetevi le mani e venite a me. Egli vi dispiegherà attraverso al cielo in un magnifico arcobaleno per dimostrarvi che vi ama tutti e che potete vivere insieme in pace come promessa che gli è con voi e come segno di speranza per il domani....

E' per questo che ogni volta che Dio manda la pioggia per pulire il mondo, pone nell'arcobaleno nel suo cielo. Quando lo scorgiamo, dunque, dovremmo ricordarci che gli vuole che noi sappiamo apprezzarci gli uni gli altri e lodarlo per la nostra meravigliosa complementarietà.

Leggenda indiana


Comunità cristiana di base via città di Gap,13 -

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