“Ora è giunto il tempo per gli ebrei, i cristiani e i musulmani
di dire ciò che non hanno detto nel passato:
Siamo tutti figli di Abramo.
E sia che siamo Isacco o Ismaele, Giacobbe o Esaù,
Lea o Rachele, Giuseppe o i suoi fratelli,
siamo tutti Preziosi agli occhi di Dio. Siamo benedetti ,
per essere benedetti non è necessario
che qualcuno sia maledetto.
L'amore di Dio non funziona in questo modo.
Oggi Dio ci chiama, ebrei, cristiani e musulmani,
a liberarci dall'odio e dalla sua predicazione
e a vivere, finalmente come fratelli e sorelle,
fedeli alla nostra fede
e ad essere una benedizione per gli altri
a prescindere dalla loro fede ,
rendendo onore al nome di Dio
onorando la sua immagine, l'umanità”.
Jonathan Sacks, Non nel nome di Dio, Giuntina Edizioni, Firenze2017,pag.280