Come un estraneo sono comparso
Come un estraneo sono scomparso
come un estraneo me ne vado.
Maggio mi è stato benevolo,
con qualche mazzo fiorito.
La fanciulla parlava d'amore,
la madre addirittura di matrimonio;
ed ora il mondo è tanto triste,
la strada è sepolta nella neve.
Per questo viaggio non m'è dato
di scegliere il tempo,
da me devo trovare la via
in questa oscurità.
Mi accompagna
l'ombra della luna
sulla bianca terra
Cerco la traccia di bestie selvagge…
Non ti disturberò nel sonno,
voglio la tua pace;
camminerò in punta di piedi,
pian piano chiuderò la porta!
Passando ti scriverò
Sull'uscio: buona notte.
Così avrai la prova
Che io t’ho pensato.
Franz
Schubert e Wilhelm Muller,
Viaggio d’inverno
Riforma, 20,maggio