Salmo 15 (14) CHI POTRÀ VARCARE LA TUA SOGLIA
Turoldo D.M.-Ravasi G., Lungo i fiumi... I Salmi. Traduzione poetica e commento, San Paolo, Cinisello Balsamo MI 1987, p. 50
1 Chi potrà varcare, Signore, la tua soglia, chi fermare il piede sul tuo monte santo?
2 Uno che per vie diritte cammini uno che in opere giuste s' adopri
3
uno che conservi un cuore sincero
uno che abbia monde le labbra da
inganni
uno che al prossimo male non faccia uno che al fratello non rechi offesa
4 uno che all'infame la stima rifiuti uno che onori gli amici di Dio
uno
che mantenga le sue promesse
5
uno che non presti denaro ad usura
uno che non venda per lucro il giusto:
costui mai nulla avrà da temere.
Ho scelto la versione cantata di questo salmo perché è stata musicata da padre Turoldo e la prima volta che l’ho sentita è stato a Schio in Veneto ad un campo di specializzazione condotto da Neno (abbreviazione di Nazzareno) un uomo favoloso che mi è rimasto nel cuore da sempre e fa parte delle centinaia di persone che mi hanno fornito un mattoncino per la costruzione dell’odierno me stesso.
Nel testo della mia Bibbia questo piccolo salmo viene definito: “il decalogo della divina ospitalità e in molti momenti mi è di grande conforto.
Spesso sono preso da “scoraggiamenti” vari, spesso mi sento inadeguato nei miei comportamenti, spesso sono in difficoltà a relazionarmi con la Madre/Padre in cui credo fermamente, tendo quasi sempre a guardarmi nell’intimo i particolari, le zone più controverse e discutibili e mi sembra di essere inadeguato con quello che professo e dico.
La lettura di questo salmo mi porta sempre pace e serenità perché mi fa ritrovare comportamenti a me consoni che metto in pratica, sentieri che normalmente percorro, atteggiamenti usuali e mi riporta tranquillità.
Si, va bene, magari non tutti questi atteggiamenti li applico contemporaneamente, magari su qualcuno sono scivolato nella mia vita ma poi mi sono rialzato.
Oggi a riguardare il tragitto percorso mi sembra che la barra della mia scialuppa sia sempre stata orientata nella direzione indicatami dal salmo 15 e quindi ho la netta sicurezza che il piede lo potrò posare sulla cima del monte alla fine del percorso di vita.
Si certo sono tranquillo anche se mi affido all’amore incommensurabile di Dio e so, come mi ha sempre detto Franco fino allo sfinimento, che alla fine della mia vita terrena vivrò ancora e per sempre nel Suo amore; ma questo piccolo salmo è un condensato di comportamenti virtuosi che mi illuminano il cammino e mi danno immediatamente il termine di paragone su cui confrontarmi.
Insomma sono spinto a non guardarmi sempre nell’errore, nello sbaglio o peggio nel peccato ma leggermi come individuo che ce la sta facendo, che non tutto è non fattibile, ma ci sono piccole scintille di opportunità benefiche sparse sul mio cammino.
Sergio Serafini