"Ora è giunto il tempo per gli ebrei, i cristiani e i musulmani di dire ciò che non hanno detto nel passato: siamo tutti figli di Abramo.
E sia che siamo Isacco o Ismaele, Giacobbe o Esaù, Lea o Rachele, Giuseppe o i suoi fratelli, siamo tutti preziosi agli occhi di Dio. Siamo benedetti, per essere benedetto non è necessario che qualcuno sia maledetto.
L'amore di Dio non funziona in questo modo. Oggi Dio ci chiama, ebrei , cristiani e musulmani a liberarci dall'odio e dalla sua predicazione e a vivere, finalmente, come fratelli e sorelle, fedeli alla nostra fede e ad essere una benedizione per gli altri a prescindere dalla loro fede, rendendo onore al nome di Dio onorando la sua immagine, l'umanità".
Jonathan Sacks, Non nel nome di Dio, Giuntina ed. pag,280