Ohio, un altro caso Floyd coprifuoco per sedare la rivolta
— MAS. BAS.
La Repubblica 5/7
NEW YORK – Stavolta ad Akron niente barbecue e fuochi d’artificio. Nel giorno consacrato dagli americani alla festa dell’Indipendenza, nella città dell’Ohio è scattato il coprifuoco dalle 9 di sera alle 6 di mattina. Il sindaco, Dan Horrigan, è stato categorico: «Dopo quanto è successo, non è tempo di festeggiamenti». Il rischio è che i manifestanti devastino la città. È il 2022 ma sembra Black Lives Matter 2020, quando le violenze scoppiarono in tutti gli Stati Uniti dopo la morte brutale di George Floyd, ucciso dalla polizia a Minneapolis, Minnesota. Anche stavolta la vittima è un afroamericano, Jayland Walker, 25 anni, ex dipendente Amazon, rider di consegne cibo a domicilio, ucciso dagli agenti durante un inseguimento in auto. Walker non si era fermato all’alt di una pattuglia che aveva rilevato un’infrazione stradale, ed era fuggito. Secondo la polizia, ha sparato un colpo di pistola dal finestrino. Arrivato in un parcheggio, accerchiato da tredici agenti che gli urlavano di non muoversi, Walker ha tentato un’improbabile fuga a piedi. Otto poliziotti gli hanno sparato più di novanta colpi, dei quali sessanta andati a segno. Novanta in appena otto secondi. Le immagini registrate dalle body cam hanno aggiunto un particolare raggelante: non solo Walker è stato ucciso mentre, disarmato, scappava, ma è stato crivellato quando ormai era a terra, probabilmente già morto. Il corpo ha continuato a scuotersi nella polvere, mentre veniva riempito di proiettili sparati a distanza di cinque metri.
L’episodio è avvenuto la notte del 27 giugno, ma la storia
non aveva superato i confini di questa città famosa perché qui è nato
uno dei giocatori di basket più forti di sempre, Le-Bron James. Decine
di persone avevano fatto una veglia funebre, il sindaco le aveva lodate
per il modo pacifico. Mancavano i video. Quando la polizia li ha
rilasciati, è esplosa la rabbia. Centinaia di persone sono scese per
strada.
Otto agenti, quelli che avevano sparato, sono stati sospesi.
Walker non li stava minacciando. Una pistola è stata trovata nell’auto,
ma non addosso alla vittima. Nessuno ha mirato alle gambe.
L’afroamericano aveva ferite su testa, volto, collo e torace. «Mio
figlio non era un bandito mascherato – ha detto la madre, Pamela Walker –
perché usare tutta quella violenza?». La donna ha chiesto di
manifestare in modo civile. «Non vogliamo altra violenza – ha aggiunto –
ne abbiamo avuta abbastanza. Solo pace, dignità e giustizia per
Jayland».