Caro don Franco,
come 40 anni fa, quando ci incontrammo alcune volte in occasioni svariate, uso il tu per scriverti.
Non so se avrai tempo di leggere, né pretendo una risposta, visto che lo scriverti è derivato da una mia nostalgia.
Il ricordo più nitido di te risale a quando venisti ad un incontro del gruppo DC di Barge, in piena campagna per il referendum sulla 194 e sostenesti davanti a quei benpensanti che non ti saresti sentito di dare dell'assassina ad una donna che si trovasse davanti a quel bivio. Ricordo anche che non ti lasciarono andare oltre la terza parola, gridarono allo scandalo e ti cacciarono senza complimenti.
Io, sotto i vent'anni, reagii dicendo ai tromboni in questione che la democrazia non si esercita tappando la bocca a chi esprime un parere diverso dal loro.
Da allora non sono cambiate molte cose. Sono stato testimone di nozze al primo matrimonio gay (un mio allievo) della Val Chisone e ho sofferto molto sentendo parlare parlare di "parti"e non di "sposi".
Per questo ti scrivo, per ringraziarti di essere stato sempre coerente e coraggioso fino a sovvertire l'ordine in una chiesa autoreferenziale è suicida.
Perlomeno, io me ne sono allontanato molti anni fa in maniera altrettanto coerente.
Ti abbraccio e ti auguro di proseguire la tua opera ancora per molto molto tempo.
Leonardo Nicassio
Docente di conservatorio Paganini di Genova
Residente in Pinerolo
Caro Leonardo,
le tue parole hanno suscitato in me un'emozione intensa e molti ricordi.
Sono riandato ai tanti "episodi" simili a quello di Barge. Talvolta, ufficialmente invitato a 500 Km da Pinerolo, la preside del liceo mi comunicava un ordine superiore per cui non potevo parlare; altre volte cercavo di inoltrarmi nel discorso, ma ero sommerso da schiamazzi e insulti.....
Ho il vivo desiderio di incontrarti. Avremo un sacco di cose da raccontarci e riflessioni da condividere.
E' così bello constatare che, lungo il percorso degli anni , non ci siamo né arresi né venduti al pensiero dominante.
Anch'io ti abbraccio grato dei sentimenti che mi hai espresso e presto concorderemo il momento di rivederci.
Ancora un saluto e un abbraccio
don Franco