mercoledì 19 ottobre 2022

PER LULA LA STRADA E' IN SALITA

Luigi Mazza

Internazionale 7/10

Il candidato di sinistra ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali brasiliane, ma con poco vantaggio su Jair Bolsonaro. 
Che ha mostrato di avere il sostegno di quasi metà del paese
Alle otto di sera del 2 ottobre, quando il candidato di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva ha superato l’avversario di estrema destra Jair Bolsonaro nello spoglio dei voti, nella torre della tv a Brasília si sono alzate delle grida di gioia e sono state accese le luci rosse. 
Circa quattrocento sostenitori dell’ex presidente del Partito dei lavoratori (Pt) seguivano lo spoglio dei voti delle elezioni brasiliane. Ma l’allegria è durata poco. Due ore dopo Lula aveva il 48,2 per cento delle preferenze contro il 43,3 di Bolsonaro, che cerca un secondo mandato. È la differenza più piccola al primo turno in un’elezione presidenziale dal ritorno della democrazia nel 1985. 
È stata una sorpresa, visto che molti sondaggi avevano previsto una vittoria di Lula addirittura al primo turno. Il candidato del Pt ha avuto sei milioni di voti in più rispetto a Bolsonaro. Il numero di schede bianche o nulle è diminuito rispetto al 2018, ma l’astensione è rimasta alta: il 20,9 per cento (il voto in Brasile è obbligatorio). 
Il candidato in vantaggio al primo turno ha sempre vinto al ballottaggio. E non c’è mai stato un presidente che ha corso per la rielezione partendo da una posizione di svantaggio come quella in cui si trova Bolsonaro...
Nella prospettiva ottimistica che Bolsonaro perda le elezioni e accetti la sconfitta, penso che avremo un leader di opposizione completamente diverso rispetto al passato" afferma il politologo brasiliano Jairo Nicolau. "Immagino che Bolsonaro girerà per il paese gridando le manifestazioni in motocicletta, criticando ferocemente il governo.
Un terzo dell'elettorato lo sostiene sarà difficile che perda questo appoggio in tempi brevi... E' lo scenario più plausibile, ma potrei sbagliarmi..."