Un villaggio per i clochard, ecco il progetto del Politecnico
di Stefania Aoi
La Repubblica
21 SETTEMBRE 2022
Palazzo di Città pensa a un vero e proprio villaggio per senzatetto che potrebbe sorgere già nel 2024. Dovrebbe sorgere in via Traves, là dove oggi si trovano i container che ospitano i clochard durante l'inverno.
Il Politecnico di Torino sta già studiando il piano di fattibilità.
Il
villaggio dovrebbe avere casette in legno prefabbricate al cui interno
ci saranno i letti degli homeless. Resta il problema che molti non
vogliono stare in un dormitorio così lontano dal centro, ma il Comune
spera che le migliorate condizioni del luogo costituiscano un incentivo.
Anche perché si è deciso che il numero di ospiti sarà ridotto. E sarà
così già da quest'anno, tanto che invece di accogliere 120 persone, gli
attuali container ne accoglieranno appena 70. Una capienza quasi
dimezzata.
Ma dove andranno gli altri homeless? Il Comune ha pronto un piano B per dare un posto a queste persone che alle volte hanno problemi psicologici, di alcolismo e sono fragili. " Intendiamo offrire anche alloggi in città - spiega l'assessore ai Servizi sociali, Jacopo Rosatelli - sia di media grandezza, sia piccoli alloggi individuali nelle case Atc, quelli che in genere non vengono chiesti dalle famiglie". Già nel dicembre dell'anno scorso il Comune aveva annunciato di voler ristrutturare un locale in via Cernaia e ampliare i dormitori di via Sacchi e via Legnano.
Ma dove andranno gli altri homeless? Il Comune ha pronto un piano B per dare un posto a queste persone che alle volte hanno problemi psicologici, di alcolismo e sono fragili. " Intendiamo offrire anche alloggi in città - spiega l'assessore ai Servizi sociali, Jacopo Rosatelli - sia di media grandezza, sia piccoli alloggi individuali nelle case Atc, quelli che in genere non vengono chiesti dalle famiglie". Già nel dicembre dell'anno scorso il Comune aveva annunciato di voler ristrutturare un locale in via Cernaia e ampliare i dormitori di via Sacchi e via Legnano.
Inoltre il sindaco Lo Russo, l'assessore
Chiavarino e l'assessora Pentenero incontreranno i commercianti, davanti
ai cui negozi spesso dormono gli homeless, per spiegare i progetti
dell'amministrazione.
Proprio ieri è passata la delibera che dà concretezza al piano del Comune, al quale dove mancano ancora i dettagli del nuovo " piano freddo", previsti in una fase successiva quando se ne occuperanno gli uffici. Intanto la Città inizia a lavorare per aiutare le persone più in difficoltà, rafforzando la capacità di primocontatto nei confronti dei senzatetto.
Ma non solo. La giunta comunale intende andare in aiuto anche di coloro che una casa oggi ce l'hanno ma sono a rischio sfratto. " Con la fine del blocco degli sfratti disposto durante la pandemia - racconta l'assessore - molte famiglie perderanno la casa: il Comune conta di trovare soluzioni per loro fino a quando non riusciranno a trovare di nuovo un alloggio e un lavoro " . Ecco che la giunta porterà a compimento nei prossimi tre anni la struttura di via Farinelli 40/1 che potrà accogliere temporaneamente 57 persone, soprattutto famiglie. E un'attenzione speciale sarà prestata ai progetti a favore dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale attraverso l'accoglienza nelle case dei volontari della città e dintorni.
" Sono poi tanti anche i migranti minorenni non accompagnati che arrivano in città " , racconta Rosatelli che intende promuovere progetti di prima accoglienza transitoria per dare una risposta immediata in attesa dell'inserimento dei ragazziniin strutture autorizzate.
Proprio ieri è passata la delibera che dà concretezza al piano del Comune, al quale dove mancano ancora i dettagli del nuovo " piano freddo", previsti in una fase successiva quando se ne occuperanno gli uffici. Intanto la Città inizia a lavorare per aiutare le persone più in difficoltà, rafforzando la capacità di primocontatto nei confronti dei senzatetto.
Ma non solo. La giunta comunale intende andare in aiuto anche di coloro che una casa oggi ce l'hanno ma sono a rischio sfratto. " Con la fine del blocco degli sfratti disposto durante la pandemia - racconta l'assessore - molte famiglie perderanno la casa: il Comune conta di trovare soluzioni per loro fino a quando non riusciranno a trovare di nuovo un alloggio e un lavoro " . Ecco che la giunta porterà a compimento nei prossimi tre anni la struttura di via Farinelli 40/1 che potrà accogliere temporaneamente 57 persone, soprattutto famiglie. E un'attenzione speciale sarà prestata ai progetti a favore dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale attraverso l'accoglienza nelle case dei volontari della città e dintorni.
" Sono poi tanti anche i migranti minorenni non accompagnati che arrivano in città " , racconta Rosatelli che intende promuovere progetti di prima accoglienza transitoria per dare una risposta immediata in attesa dell'inserimento dei ragazziniin strutture autorizzate.