martedì 29 novembre 2022

TRATTO DA "FEDERAZIONE DONNE EVANGELICHE ITALIANE"

 30 NOVEMBRE

Il lavoro delle donne: poco e fragile, soprattutto per le madri

Che l’Italia sia la cenerentola in Europa per i tassi di occupazione femminile è ampiamente noto. Hanno un lavoro nel 2021 solo 53 donne su 100 appartenenti alla popolazione "in età attiva" fra 20 e 64 anni, contro 72 uomini su 100. In Europa, solo la Grecia registra valori peggiori dei nostri. Contemporaneamente, fra le donne è più alta la disoccupazione, e soprattutto l'inattività, cioè la condizione di chi rinuncia anche a cercarlo, il lavoro, perché si ritiene priva di ogni possibilità di trovarlo, oppure perché l'altro lavoro, quello della cura, impedisce anche di cercarlo.

Più alto fra le donne il lavoro irregolare, il lavoro a termine, il lavoro part-time, soprattutto quello involontario, non scelto dalle donne ma subito, perché quello a tempo pieno non è disponibile.

Ma vale la pena di capire per quali donne la situazione è peggiore. Non per le donne con un alto titolo di studio (e sono molte, perché le donne costituiscono la maggioranza dei laureati, anche se sono ancora troppo poche nelle discipline scientifiche), non per le donne senza figli, ma per quelle che hanno figli, specialmente piccoli. Il tasso di occupazione delle donne di 25-49 anni con figli di età inferiore ai 6 anni è pari al 54% mentre quello delle donne della stessa età senza figli è del 74%. 20 punti di differenza, nei quali andrebbe cercata la ragione principale per la quale in Italia facciamo così pochi bambini.


PREGHIERA

Donaci la sapienza di Naomi,

che non rinchiude

ma invita ad andare.

Donaci il coraggio di Rut,

la straniera che non teme di


esporre la propria differenza.

Donaci, Signore, di osare so-

gnare in grande, insieme all’a-

stuzia dei piccoli gesti possibili.

E fa che mentre spigoliamo nei

campi altrui ritroviamo il sen-

so e la dignità delle nostre vite,

oltre la carestia e la paralisi,

per generare futuro.