sabato 17 dicembre 2022

CANONE PER LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA COMUNITARIA DI DOMENICA 18 DICEMBRE

Semplicità


In quel semplice attimo di meraviglia

si acuisce il nostro senso del mondo.


Saluto all’assemblea


G. Siamo di nuovo insieme, con lo stesso desiderio di condividere uno spazio e un momento che ci cambierà e del quale porteremo una traccia regalandola a chi incontreremo in cammino.


1. Dio, accompagnaci nel nostro viaggio in cui impariamo ad amare la ricchezza delle differenze liberandoci del peso dei pregiudizi.

2. Ad ogni nuovo incontro aumenta il nostro desiderio di amare. Ad ogni nuovo incontro si alleggerisce il nostro fardello di paure.


Un momento di silenzio


Lettura biblica

Matteo, 22: 36-40

36«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». 37 (Gesù) Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38Questo è il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».


La lista, alla fine diventa breve, semplice. Preparandoci per l’escursione selezioniamo solo ciò che ci sembra essenziale, insostituibile, necessario. Solo così possiamo avere sulle spalle uno zaino leggero. Solo così possiamo andare lontano, avventurarci su sentieri scoscesi o creare percorsi nuovi in territori inesplorati.

Due sono i comandamenti più importanti nella legge ebraica sul cui solco si sviluppa tutta l’esperienza di Gesù: amare Dio con tutto te stesso e amare il tuo prossimo come te stesso. Due cardini, due riferimenti nel cammino dei discepoli di Gesù, e anche nel nostro.

L’amore senza limiti per Dio è disseminato nei libri della Bibbia ebraica già dalle parole di Mosè (ad esempio nel Deuteronomio 6: 5; 10: 12). L’amore disinteressato, misericordioso per il proprio prossimo è anch’esso molto presente sin dai primi libri della Bibbia (Levitico 19: 18) nei libri sapienziali (Siracide 18: 13) e nei profeti (Zaccaria 7: 9).

Ma la fede è cammino che arricchisce l’individuo e fa crescere l’intera comunità. Gesù è un ebreo del primo secolo immerso nella complessa dialettica tra diverse scuole di pensiero, anche all’interno del movimento farisaico a cui era molto vicino. Nel presentare i due cardini della vita della persona di fede aggiunge che l’impegno ad amare il prossimo è simile allo slancio dell’amore per Dio. I due punti estremi dell’orizzonte in cui si muove la nostra vita adesso si avvicinano rendendo più semplice il nostro sguardo sul mondo.

Il nostro zaino può essere leggero. E noi viaggiatori innamorati e portatori di amore, possiamo andare lontano su terreni inesplorati ed incontrare altre persone in viaggio con la loro fede, con il loro amore, diversi, arricchenti, importanti, delicati, come noi ed il nostro semplice piccolo bagaglio.

Nel disegnare una ragnatela complicatissima di incroci, incontri, separazioni, ritorni, noi maturiamo nel cammino, e accanto a noi anche Dio che ci accompagna cresce, da arcigno censore diventa nostro amico nel viaggio e nell’incontro con chi nel suo zaino ha una fiducia nell’umano e nel futuro che non contempla Dio, ma ha la stessa capacità di amare.

Questo e molto altro possiamo fare camminando col nostro zaino leggero. E passo dopo passo possiamo saldare sempre più quei due pilastri così simili, la libertà (ama il tuo Dio) e la semplicità (am ail tuo prossimo). In fondo quei due pilastri sono fatti dello stesso materiale: amore.

Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso.” (Galati, 5: 14)


Riflessioni personali


1. Qui davanti a Te, o Dio di tutta la creazione, noi vogliamo

 fare nostro il cammino di Gesù. Ci diamo la mano perché

 spesso la strada sale

e sovente le nostre forze scendono.

2. Vogliamo cercare di alleggerirci dai carichi inutili, perché solo così si ha più voglia, più pazienza e disponibilità a scambiare del tempo, magari stando in piedi, con gli altri viaggiatori che percorrono la stessa strada o anche solo un tratto di essa.

1. Vogliamo cercare di avere anche uno sguardo diverso su ciò che i nostri compagni di strada stanno portando con sé: uno sguardo che non cerchi tanto di sapere di che marca sia il loro zaino, se sia più o meno costoso o in regola per figurare in un certo tipo di società, quanto piuttosto di immaginare dove andranno e da dove vengano.

2. Aiutaci ad avere uno sguardo pronto a notare, se mai, la possibilità di condividere quello che si porta, perché è molto probabile che ciascuno dei viaggiatori abbia in tasca qualcosa di utile per tutti.


G. Possiamo comporre un mosaico nuovo con frammenti dalla forma irregolare: diversi, unici, irripetibili, preziosi, ma tutti ugualmente amati.


T. O Dio, nella fiducia che vogliamo riporre in Te, oggi noi

 rinnoviamo

il nostro impegno a camminare sulla strada di Gesù di

 Nazareth e ripetiamo

il gesto che egli compì con i suoi amici e le sue amiche, prima

 di essere processato e poi crocifisso. Egli prese nelle sue

 mani il pane della mensa e, dopo aver alzato gli occhi al cielo

 per benedire il Tuo nome dolce e santo, lo divise dicendo:

 “Prendete e mangiatene tutti. Questo pane che spezziamo e

 mangiamo, sotto lo sguardo di Dio, è il segno della mia vita,

 riassume il significato della mia esistenza. Se ogni giorno voi

 condividerete i doni che Dio vi ha fatto, davvero farete corpo

 con me, sarete il mio corpo, la mia vita nel mondo”.


Preghiera di condivisione


Comunione

Preghiere spontanee

Benedizione finale

La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.

Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà.

Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturarne l'anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore.

Alda Merini, da La semplicità


Per la Comunità Cristiana di Base di Pinerolo, Via Città di Gap

Sergio Speziale-Antonella Ippolito, 18 dicembre, 2022