giovedì 8 dicembre 2022

I VESCOVI CATTOLICI RUSSI

 I vescovi cattolici russi sull’obiezione di coscienza: “Va rispettata”


Azione nonviolenta
 Ott 24, 2022

I vescovi russi chiedono di dare la possibilità ai russi di non andare in guerra, facendo valere il diritto dell’obiezione di coscienza. 
Questo è uno dei passaggi più significativi dell’ultimo documento della Conferenza Episcopale Russa sulla guerra in Ucraina. 
Il documento si rivolge a Putin, che invece ha dato avvio alle manovre per l’utilizzo di 300mila riservisti nel conflitto con l’Ucraina.
Per il Movimento degli Obiettori di Coscienza Russi è un importante supporto alla loro campagna...
La partecipazione alle ostilità “è una questione di coscienza umana” che, come si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica, è “il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo, dove egli si trova solo con Dio” e al cui “giusto giudizio deve sempre obbedire”. 
I vescovi cattolici russi per la prima volta prendono la parola riguardo alla parziale mobilitazione militare annunciata in Russia. 
Lo fanno con una nota diffusa a firma dell’arcivescovo di Mosca, mons. Paolo Pezzi, a nome della Conferenza dei Vescovi Cattolici di Russia. “La parziale mobilitazione annunciata in Russia ha posto molti dei nostri credenti di fronte a una gravissima scelta morale”, si legge nella dichiarazione. “Sappiamo che in determinate circostanze, le autorità statali non solo hanno il diritto, ma devono anche usare le armi e richiedere ai cittadini di adempiere ai doveri necessari per proteggere la patria”. Rifacendosi al catechismo della Chiesa cattolica, i vescovi affermano che coloro che servono onestamente la madrepatria nel servizio militare servono il bene comune ma le azioni militari devono mirare a porre fine più rapidamente al conflitto ed evitare il moltiplicarsi delle vittime. D’altra parte, la Chiesa – scrive l’arcivescovo Pezzi – ricorda alle autorità statali che esse “devono provvedere equamente al caso di coloro che, per motivi di coscienza, ricusano l’uso delle armi”, pur restando “tenuti a prestare qualche altra forma di servizio alla comunità umana”. 
 “Questo diritto  è sancito dalla parte 3 dell’articolo 59 della Costituzione della Federazione Russa e chiediamo la sua costante osservanza”.