domenica 11 dicembre 2022

IL PATRIOTTISMO

Il patriottismo, una minaccia per l’umanità

08.12.22 - Natale Salvo
Pressenza

« Che cos’è il patriottismo?
È l’amore per il proprio luogo di nascita, dei ricordi e delle speranze dell’infanzia, dei sogni e delle aspirazioni? ».
Così Emma Goldman, anarchica americana, ma russa d’origine, cominciava uno dei suoi discorsi più famosi.
« “Il patriottismo – proseguiva – è l’ultima risorsa dei furfanti”, ha detto il dr. Johnson. 
Leone Tolstoj, il più grande spirito antipatriottico dei nostri tempi, definisce il patriottismo come il principio che giustifica l’addestramento degli assassini su vasta scala; una professione che richiede attrezzature migliori per uccidere gli uomini che per far fronte a necessità della vita, come le scarpe, i vestiti o le case; una professione che assicura maggiori profitti e gloria che non quella del normale lavoratore ».
« Il patriottismo – spiega ancora Emma Goldman nel suo discorso – ritiene che il nostro globo sia diviso in piccoli lotti, ognuno circondato da un recinto di ferro. Chi ha avuto la fortuna di nascere in qualche punto particolare, si ritiene migliore, più nobile, più importante e più intelligente degli esseri umani che vivono in altri punti. È pertanto dovere di ognuno che vive in quel punto determinato di lottare, uccidere e morire nel tentativo di imporre la propria superiorità agli altri ».
La conseguenza logica è una sola: « Gli abitanti degli altri punti ragionano allo stesso, ovviamente, con il risultato che fin dalla prima infanzia la mente del bambino viene avvelenata con storie agghiaccianti sui tedeschi, i francesi, gli italiani, i russi etc. Quando il bambino raggiunge l’età adulta, è ormai imbevuto dell’idea di essere stato scelto da dio stesso per difendere il proprio paese contro l’attacco o l’invasione dello straniero. È questa la ragione per la quale richiediamo a gran voce un esercito e una marina più forte, più navi da guerra e più munizioni ».
La guerra è una lite tra due ladri, troppo vigliacchi per combattere in prima persona
L’oratrice, poi, smonta una delle tesi più diffuse tra i militaristi: « L’affermazione secondo cui un esercito e una marina forti sono la migliore garanzia di pace, è logica quasi quanto l’affermazione che il cittadino più pacifico è quello che va in giro armato di tutto punto. L’esperienza della vita quotidiana mostra che l’individuo armato è immancabilmente ansioso di provare la propria forza ».
Eccezionale la chiusura del ragionamento di Emma Goldman: « Come disse Carlyle, “La guerra è una lite tra due ladri troppo vigliacchi per combattere in prima persona; per questo essi prendono i giovani da questo o quel villaggio, li infilano nelle uniformi, forniscono loro i fucili e li lasciano liberi come bestie selvagge di sbranarsi tra loro” ».