martedì 13 dicembre 2022

LE VERE VITTIME......

 

Le vere vittime del fanatismo


di MICHELE SERRA

Come sarebbe bello se le persone denunciate da Liliana Segre per il loro odio on line fossero nelle condizioni di capire di quale sopraffazione si macchia chi accende il computer per indicare al branco la preda da braccare. 

Temo che non accadrà. 

Al contrario, si riterranno martiri della libertà di parola. Il fanatismo è una malattia la cui prima vittima è il fanatico.

Uno dei denunciati dalla Segre, del quale non faccio il nome per proteggerlo da se stesso, mi ha definito recentemente “disgustoso suprematista bianco”. 

Se avesse scritto che ho le rotule fosforescenti, o che il mio vero nome è Agenore, avrebbe raggiunto lo stesso grado di insensatezza. Ma era una sua irresistibile necessità darmi del suprematista bianco, e dunque per motivi suoi - certo non miei - lo ha fatto.

Quasi di peggio, un altro tizio ha scritto che sono contro la pubblicazione indiscriminata delle intercettazioni telefoniche perché voglio difendere la Juventus.

Entrambi i post (soprattutto il secondo) sono stati fonte di notevole ilarità in famiglia. Suprematista bianco e suprematista bianconero… Ma devo dire che, appena finito di ridere, resta l’amaro. 

Non per Segre, non per gli altri numerosi bersagli dei pestaggi on line: sono solo pretesti, non c’entrano niente, non è davvero di loro che si parla nei comizi dei linciatori. Si parla dei linciatori, loro è la scena, loro il pubblico, loro la malattia. Parlano di se stessi anche quando credono di parlare degli altri. Temo che denunciarli contribuisca al loro vittimismo, che è il vero motore del loro protagonismo.

La Repubblica 10 dicembre 2022