lunedì 5 dicembre 2022

TRATTO DA "FEDERAZIONE DONNE EVANGELICHE ITALIANE"

 7 DICEMBRE 2022

Donne dietro le sbarre: è vita questa?


Elena, 39 anni

La prima cosa che fanno qui è privarti dei tuoi affetti. Io non posso ricevere telefonate, né avere colloqui. Ho però riscoperto le lettere. La gente fuori guarda solo i reati, non sa perché li abbiamo fatti, non sa la nostra storia dietro, non sa che siamo esseri umani.

A finire dietro le sbarre in Italia son poche donne (il 4, 5%), per lo più straniere e provenienti dai margini della società. Le loro celle sono piccole e sovraffollate, raramente i bagni hanno il bidet, indispensabile per l'igiene intima, o prevedono spazi adeguati per i bambini. Il controllo delle guardie sfocia non di rado in molestie sessuali, stupri o anche brutalità gratuita (due casi eclatanti: una detenuta fatta partorire in manette, un'altra trascinata nuda in terra sull'acqua fredda da agenti maschi). Numerosi i suicidi!

È del marzo scorso una composta lettera di 31 detenute del carcere "le Vallette" di Torino: con audacia hanno chiesto alle Istituzioni di tener conto dell'aggravarsi delle loro condizioni carcerarie in seguito alla pandemia e di aumentare la liberazione anticipata da 45 a 75 giorni. Un provvedimento, questo, utilizzato dal 2010 al 2015 per il sovraffollamento (problema endemico) che può essere concesso per buona condotta.

«La nostra reclusione dal Covid è stata resa pesantissima dal punto di vista psicologico e dell'affettività: siamo state ancora più isolate», recita un passaggio del testo: «chiediamo di riconoscere a tutte noi la dignità di essere cittadine e non solo numeri».

PREGHIERA

Dio Padre e Madre,

Le donne detenute sono ama-

te da te come tue figlie,

le ami e le stimi

come ognuna di noi.

Sappiamo che stanno affron-

tando una vita difficilissima.

Dacci la giusta comprensione

e la sensibilità di star loro

concretamente vicino.

Ti preghiamo, liberaci dal

male e sana le loro

e le nostre ferite.

Aiutaci a non perdere il

coraggio e la tenacia per

costruire un futuro migliore.

Amen.