DIVERSAMENTE CHIESA
Nell’immagine di copertina da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso:
Alfredo Ormando, Franco Barbero, Oscar Romero, Teresa Forcades, Primo Mazzolari, Vito Mancuso, Lorenzo Milani, Ernesto Cardenal, papa Francesco, Hans Küng, Fabrizio de André, Ernesto Bonaiuti, un cappellano militare benedicente, Pedro Casaldáliga, Enzo Bianchi, Enzo Mazzi, Carlo Maria Martini, papa Francesco col patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, Giovanni Franzoni, Alex Zanotelli.
con loro condivido la vita.
Alla cara memoria di
Luigi Brignone e Guido Cardellino,
con loro ho condiviso i miei primi
anni di lettura biblica e
INTRODUZIONE
Come nasce questo lavoro? Mesi fa mi sono trovato a collaborare alla impaginazione del libro di un amico e, disponendo di dieci anni di scritti che avevo pubblicato su Insonnia, ho fatto due più due e mi sono chiesto ”Possono diventare un libro quegli scritti?”. E subito dopo “Ha senso che lo diventino?”. Mano a mano che il testo prendeva forma quattro motivazioni mi confermavano nella scelta di trasformare in libro quella raccolta di scritti:
Primo: i temi, le vicende, i personaggi protagonisti di quei dieci anni conservano una attualità che deriva loro, purtroppo, dal fatto che quasi nulla di essi è oggi superato o risolto, forse neanche veramente analizzato.
Secondo: rilevo una diffusa sudditanza della cultura laica nei confronti della chiesa gerarchica che di fatto impedisce un chiaro confronto su molti dei temi più attuali. Oggi molto si dibatte sul ruolo della donna nella società, ma raramente lo si fa circa le discriminazioni che la donna subisce nella chiesa. Poco si discute, infatti, del no al sacerdozio femminile o del modello di donna cui la chiesa fa ancora riferimento. La femminilità è ancora un tabù se riferita alla chiesa! Allo stesso modo, un tema come l’accoglienza degli omosessuali è molto discusso e dibattuto, con dovizia di particolari a volte, aimè, attinenti alla cronaca nera, ma lo stesso non si può dire per il rapporto omosessualità chiesa, rispetto al quale commentatori e saggisti si fermano, come di fronte ad un muro. Altri potrebbero essere gli esempi, si pensi al tema della laicità dello Stato, dalla scuola di religione al cappellanato militare, per non parlare di temi più interni alla chiesa come la dogmatica o il papato oggi.
Terzo: le persone citate nel testo meritano che si faccia memoria delle lotte, delle testimonianze, della passione con cui hanno vissuto e che hanno trasmesso al mondo, spesso pagando un pesante tributo personale. Occorre non già riabilitarle, né santificarle, cosa che la chiesa a volte fa, ma semplicemente restituire loro la dignità sottratta.
Quarto: mano a mano che il libro cresceva una mia personale consapevolezza prendeva forma e consiste nel fatto che il libro, sebbene frutto del contributo di molti, sia più che mai espressione del mio sentire, del mio immaginario, di ciò che io stesso sono.
Concludo: sarebbe un errore vedere il libro soltanto come momento di rottura critica nei confronti della chiesa, dunque un lavoro meramente distruttivo. Il testo fin dal titolo esprime invece in modo sincero e schietto quanto la chiesa possa e debba diventare diversa, quanto la si voglia rigenerata da un cambiamento che la collochi davvero sulla strada di Gesù.
Il libro è dunque espressione del forte desiderio profetico presente nella fede di molti di noi.
L’Autore
“E quindi uscimmo a riveder le stelle.”
(Dante, Divina Commedia. Inferno, c. XXXIV, 139)
ANNO 2012
giugno 2012
LA CHIESA E I DIVORZIATI
Il papa, nella recente visita a Milano, mentre dichiara di essere vicino alle coppie di divorziati ed invita i fedeli a non far mancare loro “accoglienza e vicinanza”, nella sostanza non fa altro che ribadirne l’esclusione dall’eucarestia. Di fronte alla sofferenza di quanti sono esclusi non basta una pacca sulle spalle, occorre davvero esercitare l’accoglienza e, per il credente, proprio l’eucarestia è il momento centrale della condivisione.
Spezzare il pane vuol dire “dividere” la vita, “condividere” la vita, ognuno con i propri problemi e le proprie debolezze, senza pregiudizi, giudizi e tantomeno sentenze. All’ultima cena, neanche Giuda è stato escluso!
E il popolo di Dio? Tace, come sempre.
UNA RIMOZIONE AUTORITARIA
Senza nessuna motivazione chiaramente espressa, è stato rimosso il vescovo di Trapani. Con una lunga lettera monsignor Miccichè si congeda dalla chiesa che ha servito con dignità, disponibilità e coraggio. Miccichè, come emerge dalla lettera, non è un vescovo rivoluzionario, ma semplicemente un pastore conciliare, onesto e creativo. La sua opera ha disturbato l'ordine mafioso e clericale mentre le sue iniziative e le sue aperture verso separati, divorziati e omosessuali non sono passate inosservate nei sacri palazzi, dove sono di questi giorni le notizie sulle lotte di potere attorno allo IOR, la banca vaticana.
Le gerarchie fanno e disfanno, ma sul terreno dei diritti civili nella chiesa si sente, ormai da tempo, il bisogno di un cambiamento.
L’IKEA TUTELA I DIPENDENTI OMOSESSUALI
L’ Ikea Italia ha deciso di estendere il trattamento aziendale già riservato ai dipendenti coniugi anche alle coppie gay. Per accedervi, rende noto l'azienda, «basterà presentare il certificato di famiglia anagrafica (già previsto dal DPR 223 del 1989) rilasciato obbligatoriamente dall'anagrafe, in seguito a richiesta di annotazione negli appositi registri (art. 21) da parte dei diretti interessati».
In sostanza si parla di molti dei diritti oggetto delle lotte delle associazioni che tutelano gli omosessuali. Si va dai permessi per emergenze di salute o lutti all'estensione, per i dirigenti, della tutela sanitaria, dal congedo matrimoniale a quello parentale. È previsto anche un buono acquisto da 120 euro per chi inizia una convivenza o si sposa, oltre all'estensione al partner dello sconto dipendenti e dell'uso dell'auto aziendale.
(da L’Unità, 18 maggio)
(continua)