lunedì 23 gennaio 2023

ATTACCO CRIMINALE ALLA DEMOCRAZIA BRASILIANA...

 Attacco criminale alla democrazia brasiliana: la ferma condanna di tutta la Chiesa brasiliana


ADISTA  09/01/2023

La Chiesa brasiliana condanna gli "atti violenti" succedutisi l'8 gennaio a Brasilia con l'attaco dei seguaci dell'ex presidente Jair Bolsonaro alle sedi delle istituzioni democratiche.
Così, in data 8 gennaio, sintetizza il sito dei vescovi brasiliani:
«La Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), perplessa per i gravi e violenti avvenimenti di Brasilia (DF), si è espressa questa domenica, 8 gennaio, attraverso il suo canale Twitter, sugli atti antidemocratici e sui vandali che hanno invaso e distrutto edifici pubblici, che simbolicamente rappresentano lo Stato brasiliano: la sede del Congresso Nazionale, la Corte Suprema Federale e il Palazzo Planalto.
La presidenza della CNBB chiede serenità, pace e l'immediata cessazione degli attacchi criminali allo stato di diritto democratico. “Questi attacchi devono essere immediatamente contenuti e i loro organizzatori e partecipanti ritenuti responsabili nella misura massima consentita dalla legge. I cittadini e la democrazia devono essere protetti", si legge nel messaggio».
«Il Consiglio Nazionale dei Laici del Brasile (CNLB) e la Conferenza Nazionale dei Religiosi del Brasile (CRB), organizzazioni del Popolo di Dio della Chiesa in Brasile, hanno diffuso note in cui ripudiano gli atti antidemocratici che hanno provocato le invasioni e saccheggi della sede dei tre poteri della Repubblica: Esecutivo, Legislativo e Giudiziario, questa domenica pomeriggio, 8 gennaio, a Brasilia.
Nella nota, il CNLB afferma di ribadire il proprio sostegno al sistema democratico e ritiene che sia mancato un efficace intervento della Polizia Militare del Distretto Federale. Alla luce dei fatti, la nota chiede “che i soggetti coinvolti in tali azioni, nonché i loro finanziatori, siano individuati e giudicati per i reati commessi”.
Il CNLB, inoltre, invita nella nota le donne e gli uomini di buona volontà, i movimenti sociali e le espressioni ecclesiali a riunirsi sulla base della cultura della pace per “lavorare per una società equa e fraterna, senza esclusioni e pregiudizi”.
Anche la Conferenza dei Religiosi del Brasile (CRB) ha espresso in una nota il suo più veemente ripudio degli atti terroristici avvenuti questa domenica. “È urgente che i loro autori, mentori, istigatori e finanziatori siano identificati, ritenuti responsabili e puniti secondo le leggi brasiliane, alle quali tutti i cittadini sono soggetti, affinché atti simili non si ripetano”.
La nota invita anche tutta la vita religiosa consacrata ad “unirsi nella preghiera e nell'azione affinché la nazione brasiliana abbia la forza, il coraggio e la serenità necessari per superare l'odio e la violenza seminati criminalmente nelle menti e nei cuori di pochi che tentano di distruggere la possibilità di convivenza pacifica e di amicizia sociale tra brasiliani e brasiliane”.
Anche Signis Brasil, Associazione cattolica di comunicazione di diritto pontificio, ha emesso una nota di ripudio degli atti antidemocratici. Secondo l'associazione, “non possiamo più accettare atti criminali mascherati da manifestazioni”.
La nota sottolinea inoltre che questi atti attaccano le istituzioni democratiche, le leggi del Paese e il popolo brasiliano. “È urgente che gli esecutori, mandanti e finanziatori siano individuati e puniti a norma di legge. Rimaniamo attenti, uniti nella preghiera e convinti che la giustizia punirà in modo esemplare ciascuno di coloro che sono coinvolti in questi atti di terrorismo”»...

...E' vero altresi che i membri delle Chiese pentecostali brasiliane si sono divise nel giudizio dei brutali atti dei bolsonaristi, il sito portoghese di informazione religiosa 7Margens riferisce di interventi dei condanna della violenza dei manifestanti pur nel loro impenitente ostracismo verso Lula.