sabato 21 gennaio 2023

CELEBRAZIONE EUCARISTICA COMUNITARIA DI DOMENICA 22 GENNAIO 2023

 La semplice verità

La notte è trasparente e buia

come il vetro senza luce.

E non ci nasconde nulla

né ci separa come una cortina

dalla realtà più profonda.

Non ci nega nulla

e nulla offusca.

È tutto lì, pronto ad essere raccolto

se noi vogliamo.

A. Ippolito, Hen enkelte (Quel singolo), 2013


G. Siamo di nuovo insieme, come tante altre volte prima, per il nostro desiderio di incontrarci. Non siamo qui oggi per cercare in silenzio di vedere il sole al di là delle nuvole, ma per condividere questo nostro tempo, per abbracciarci, per pregare insieme e cambiare insieme.

MOMENTO DI SILENZIO


1.Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:


egli annuncia la pace


per il suo popolo, per i suoi fedeli,


per chi ritorna a lui con fiducia.


2.Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme

,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.


3.Amore e verità s'incontreranno,


giustizia e pace si baceranno.


1.Verità germoglierà dalla terra


e giustizia si affaccerà dal cielo.


2.Certo, il Signore donerà il suo bene


e la nostra terra darà il suo frutto;


3.giustizia camminerà davanti a lui:


i suoi passi tracceranno il cammino.

(dal Salmo 85)


Marco, 10: 48-52

48Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 49Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». 50Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 51Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». 52E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.


La nostra vita è in cammino. Noi condividiamo il dinamismo che è presente ovunque nel mondo che ci circonda. La vitalità della natura intorno a noi non è confinata all’esterno ma è diffusa anche dentro di noi, piccoli viandanti nel cosmo. Eppure alle volte ci dimentichiamo, rapiti da questa bellezza mozzafiato, o appesantiti dalle difficoltà della vita. Il nostro passo rallenta e ci interroghiamo sul senso della nostra esperienza. In che direzione stiamo andando? Qual è il senso ultimo del nostro percorso? Improvvisamente il nostro sguardo si concentra verso orizzonti lontani, troppo lontani e troppo ampi per I nostri occhi. Laggiù, dove noi non possiamo vedere si trova sicuramente la verità. Una realtà più profonda, probabilmente immutabile, che spiega tutto. La nostra vista è insufficiente, ma il nostro desiderio di vedere oltre quell’orizzonte, involontariamente riduce l’ampiezza del nostro sguardo invece di farci vedere di più.

Nei Vangeli sinottici Gesù usa spesso la parola “verità“. Gesù spesso parla ”in verità“ ma i suoi discorsi, le sue conversazioni non hanno mai come oggetto “la verità”. Al contrario sono centrate sulla fede, sulla fiducia, sul movimento. Le immagini di Gesù sono immagini di vita insieme, di condivisione del cammino e del cibo, di scambi di emozioni, attraverso lo sguardo, il sorriso gli abbracci, le carezze.

L’incontro con Gesù trasmette desiderio di movimento, o lo restituisce amplificato. Dà voglia di rimettersi in cammino e di aprire di nuovo gli occhi per guardare dove il nostro sguardo può arrivare: le altre persone, i nuovi incontri, le curve del nostro cammino tutto da costruire, sempre, con fiducia.

Cosa è la verità alla quale andiamo incontro? Forse non è una realtà più profonda ed inaccessibile. Forse è semplicemente l’opposto della menzogna, è la coerenza con noi stessi, la progressiva, incessante ascesa verso la consapevolezza ed il rispetto di chi noi siamo, e la responabilità che ne deriva. Perché per quanto piccoli noi siamo tutti realmente importanti, preziosi, insostituibili.

Forse non dobbiamo raggiungere una verità che ci aspetta alla fine del cammino, ma dobbiamo averla per compagna di strada, e disegnare il nostro personale percorso di verità passo dopo passo.


INTERVENTI INDIVIDUALI

1.Siamo pronte a fare splendere la nostra imperfezione,

e illuminare il mondo coi colori più belli, quelli senza nome?


2.Siamo pronti a rconoscere in noi il dono della fragilità,

e a comprendere quanto arricchisca l’incontro con gli altri?


3.Abbandonando la paura ed imparando ad amarci

anche noi inonderemo di luce il mondo.



MOMENTO DI SILENZIO

P. Eccoci ora, o Dio, davanti a Te per spezzare il pane, come

fece Gesù prima di essere condannato e crocifisso dai poteri

 politici e religiosi del suo tempo.

T. Egli prese il pane e alzò gli occhi al cielo per benedire il Tuo

 nome, per ringraziare Te di ogni dono. Divise quel pane con i

 suoi amici e le sue amiche: “Prendete e mangiate, disse. 

Ogni volta che voi condividerete ciò che Dio vi ha dato, allora

 davvero vi ricorderete di me. Prendete, dividete, mangiate:

 questo è il mio corpo, questa è la mia vita”. Poi prese la coppa

 del vino e, dopo averTi ringraziato, ne porse da bere a tutti

 dicendo: “Amerò fino alla fine, anche se mi costerà il sangue.

 Fate questo perché non vi accada mai di dimenticarvi di me”.



PREGHIERA DI CONDIVISIONE


COMUNIONE


PREGHIERE SPONTANEE


PADRE NOSTRO



BENEDIZIONE FINALE

I cieli narrano la gloria di Dio,


l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.


Il giorno al giorno ne affida il racconto


e la notte alla notte ne trasmette notizia.


Senza linguaggio, senza parole,


senza che si oda la loro voce,


per tutta la terra si diffonde il loro annuncio


e ai confini del mondo il loro messaggio.


(dal Salmo 19)



Per la Comunità Cristiana di Base via città di Gap

Sergio Speziale, 22 febbraio 2023