Filosofando/L'enciclopedia
Marco Besson
Filosofia, letteralmente "amore per la sapienza". Un campo di studi complesso e spesso "denigrato". Ogni due mesi un piccolo approfondimento per scoprire questo mondo.
Per la mia generazione di studenti non poteva mancare in casa, strumento indispensabile per le ricerche scolastiche delle medie e superiori. Parliamo dell'enciclopedia, allora rigorosamente cartacea, serie più o meno corposa di volumi che voleva presentare una panoramica il più possibile completa del sapere umano di un settore specifico di quest'ultimo.
Il tentativo di organizzare la conoscenza in maniera sistematica nasce almeno con Aristotele e caratterizza gran parte del pensiero occidentale, ma nella storia della filosofia l'enciclopedia per antonomasia è sicuramente l'Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri ordinato da Diderot e d'Alembert. Nato come traduzione di un'opera inglese di discreto successo, il progetto assunse ben presto un'identità propria e una dimensione diversa.
Nonostante una storia editoriale non facile, fatta di ostracismi e condanne regie e papali, litigi fra i collaboratori, l'abbandono di d'Alembert, il risultato finale fu di ben 17 volumi, in parte composti di tavole illustrative, apparsi fra il 1751 e il 1772. Vi collaborarono oltre 150 autori, esperti nei vari settori, compresi i maggiori esponenti dell'Illuminismo francese come Voltaire, Montesquieu e Rousseau, anche se il numero di voci a loro affidato fu piuttosto esiguo. Ne risultò un'opera simbolo del '700, il cosiddetto Secolo dei Lumi, o il secolo più filosofico di tutti, come lo definirono i curatori dell'opera. Questi si proponevano non solo di mettere a disposizione di tutti questa massa di conoscenze, quanto di spingere l'uomo, ogni uomo (nell'accezione che questo poteva avere nel '700) a voler accrescere il proprio sapere e immergersi in quel processo di rinnovamento intellettuale che gli Illuministi vedevano prendere corpo nella società del tempo. Per questo diedero grande spazio alle scienze, che in quei secoli di poco successivi alla rivoluzione copernicana stavano vivendo un periodo di grande fervore, ma anche alle arti meccaniche, generalmente poco esplorate dalla filosofia. Convinti che l'interesse per la conoscenza e la scienza, e la loro diffusione quanto più generalizzata possibile, portassero all'amore per la verità e per la virtù, che nella visione illuministica andavano di pari passo.
Oggi il tempo delle enciclopedie cartacee sembra finito. La velocità con cui si accresce il sapere tecnico e la complessità della nostra società non sono più compatibili con i tempi dell'editoria e con l'idea stessa di fornire un quadro completo delle conoscenze umane. Ma tale ambizione non è tramontata, ha cambiato forma. Da alcuni anni le enciclopedie crescono su Internet, spesso grazie al contributo di centinaia di anonimi utenti della rete. Forse proprio questa possibilità di partecipazione aperta è una sorta di realizzazione dell'ideale illuministico di un sapere universale disponibile per tutti e realizzato con il contributo di tutti. Con tutti i vantaggi, ma anche gli innegabili rischi, che questo comporta.
Riforma 2/12/2022