lunedì 6 febbraio 2023

16 - DIVERSAMENTE CHIESA - dicembre 2013




SVOLTA NELLA CHIESA DI ROMA

Papa Francesco prepara il Sinodo sulla Famiglia convocato per l'ottobre del 2014, ma come lo fa è davvero un fatto di grande rilievo. Con le 38 domande su questioni importanti sul piano etico, teologico e pastorale (coppie di fatto, unioni gay, contraccezione, comunione a divorziati e risposati …) il papa vuole sapere che cosa pensi il popolo di Dio delle parrocchie e delle comunità. È una prassi nuova che inaugura, spero, una stagione nella quale la collegialità e la democrazia faranno capolino anche nella chiesa ed il popolo di Dio diventerà finalmente un soggetto attivo nelle decisioni ecclesiali. Questo papa sembra non aver paura del mondo!

Le domande sono consultabili sul sito della Santa Sede (http://www.vatican.va attivando il pulsante "ricerca") che ha deciso di rompere gli indugi e di non aspettare che a renderle pubbliche fossero le chiese locali, cui comunque è destinato il referendum, con la raccomandazione di diffonderlo «capillarmente». I fedeli, se vorranno, potranno anche inviare le loro risposte direttamente al Vaticano.

Più volte in questa rubrica ho parlato dei ritardi della chiesa di Roma sui temi etici e a proposito dei diritti interni alla chiesa, dunque non posso che gioire per questi segnali di apertura, nella speranza che poi tutto si traduca davvero in un rinnovamento della prassi ecclesiale.

 

BENEDIZIONE DELLE COPPIE OMOSESSUALI

Segnalo un nuovo libro in diffusione presso l'editrice L'HARMATTAN ITALIA, Via degli Artisti, 15 – 10124 TORINO (harmattan.italia@agora.it):

Franco Barbero "Benedizione delle coppie omosessuali", Ed. L'Harmattan Italia, 2013, pp.120, euro 19,50

Il volume documenta un'esperienza ormai diffusa e normale in molte chiese cristiane. L'opera nasce da un percorso ecclesiale in parecchi gruppi, comunità, associazioni nelle quali l'autore svolge il suo ministero teologico e pastorale.

 

SEMBRA BANALE, MA…

"Mi chiedono come penso di finanziare un progetto così dispendioso di scuola materna e doposcuola per tutti. La risposta è semplice: togliere ai ricchi per dare ai poveri" ha dichiarato il nuovo sindaco di New York Bill De Blasio.

Sembra banale, ma evidentemente non lo è per il nostro governo (cosiddetto) di larghe intese.

 

DUE LAVORI

"A New York non bastano due lavori per vivere. Di giorno guardia in divisa, di notte homeless perché non riesce a pagare un affitto. È la nuova miseria nella ricca America. Non è un caso estremo. Con una popolazione di 50 mila senzatetto ufficiali, che dormono ogni notte nei suoi centri di accoglienza, New York annovera tra questi homeless una quota crescente di lavoratori dipendenti. Il 16% degli adulti single che dormono in quei ricoveri, ha un posto di lavoro. E il 28% delle famiglie ospitate negli "shelter" (rifugi) ha almeno un membro che lavora. Molte sono donne e di giorno noi newyorkesi le incontriamo continuamente. (…) Una camera in affitto nel meno caro dei "Borough" newyorkesi, il South Bronx, costa mille dollari al mese. Molti posti di lavoro non pagano abbastanza per potersi permettere quel "lusso". (…)

In questo formicaio brulicante di attività, se hai voglia di lavorare qualcosa da fare lo trovi. Il che non significa che con un lavoro, o anche due, riesci a campare.

Nessun'altra città americana raggiunge questi estremi di ricchezza e povertà che convivono, almeno nelle ore del giorno, in una ordinata promiscuità sociale: si incrociano in metrò, al supermercato o a scuola. Nel senso che l'addetto alle pulizie della metropolitana, la cassiera del supermercato, l'agente che fa attraversare i bambini sulle strisce pedonali la mattina all'ingresso della scuola, sorridono al passeggero, al cliente, al genitore, come se facessero parte della stessa comunità, della stessa società. Poi, la sera, alcuni vanno a casa, altri dopo aver timbrato l'ultimo cartellino tornano al dormitorio dei poveri.

Federico Rampini, Il Venerdì 5 ottobre


(continua)