PAPA FRANCESCO, AUGURI
Saluta “buongiorno” e “buonasera”, usa i mezzi pubblici, non siede nelle prime file, non ostenta la ricchezza, vive in una casa (quasi) normale, ama i bambini, … insomma si comporta come milioni di normalissime persone; eppure, viene considerato un rivoluzionario.
Perché? Perché è il papa. È papa Francesco.
Mi chiedo: quale immagine abbiamo del papa se un comportamento appena nella norma ci fa pensare ad una rivoluzione? Purtroppo la risposta è fin troppo facile: l’immagine del papa è fatalmente quella di un PAPA-RE, del papa PONTEFICE.
È molto triste tutto ciò, perché molto distante dall’esperienza evangelica che i fedeli dovrebbero avere più cara di tutto. Anche perché quando Ratzinger era papa, o lo era uno dei suoi predecessori, non è che si invocasse apertamente nella chiesa uno stile più sobrio, più francescano. Anzi, quando muore papa Wojtyla, il grido che si leva dalla folla è comunque “SANTO SUBITO”. Eppure Giovanni Paolo II non era proprio in stile francescano!
Questa sudditanza dei fedeli che osannano comunque il loro “capo”, mi dà da pensare. Come mi dà da pensare che nella chiesa il cambiamento debba sempre venire dall’alto, che se lo si propone dal basso si rischia l’emarginazione.
Non fraintendetemi, però. Anch’io apprezzo l’aria nuova che spira in Vaticano, il coraggio profetico di Francesco nel ripulire la curia dalle troppe incrostazioni e l’apertura ad una chiesa povera ed accogliente. È il vento di Dio che soffia! E credo proprio che papa Francesco abbia oggi bisogno del sostegno di tutti i fedeli, perché se verrà lasciato solo prevarranno le forze conservatrici che in Vaticano lo osteggiano. Ma con questo non salgo sul carro né di chi vede in Francesco una rivoluzione evangelica, né di quelli che temono che il nuovo corso possa portare alla disgregazione della chiesa cattolica.
Altre sono ancora le sfide e le scelte che i tempi pongono a Francesco: dal celibato dei preti, al sacerdozio femminile, dall’atteggiamento della chiesa nei confronti dei divorziati a quello rispetto alle persone omosessuali ed anche rispetto al senso stesso del pontificato romano e ad alcuni dogmi la cui origine storica suscita non poche perplessità.
A poco più di un anno dalla elezione a papa, allora, auguri papa Francesco!
CI RISIAMO: DOPO DON BOSCO, ECCO BERNADETTE
La reliquia della santa Bernadette Soubirous da Lourdes arriva nella Granda; farà tappa in dieci luoghi di culto del cuneese dall’11 al 17 aprile nell’ambito di un pellegrinaggio che la teca sta compiendo in tutta Italia. Ancora una volta la fede dei più semplici viene alimentata da superstizione e mercato. Mi chiedo: soltanto papa Francesco è deputato a porre fine all’uso e all’abuso che circonda le reliquie o anche da parroci e laici è giusto attendersi scelte evangeliche?
UN ESCLUSIVO DUTY FREE DI LUSSO IN VATICANO
Lo chiamano il "magazzino", è un emporio a tre piani, nascosto nelle mura proibite della Città del Vaticano, accessibile solo a chi ha una tessera speciale, “il più esclusivo negozio duty free del mondo”, secondo il Times di Londra. Vende prodotti di lusso ai prelati e al loro staff, dalle mega-tv a schermo piatto ai completi di Armani, dalle borse Salvatore Ferragamo ai profumi Chanel e alla bigiotteria Swarovsky. A Roma molti conoscono il duty-free e se hanno amici in possesso della preziosa tessera talvolta chiedono il favore di un acquisto di lusso esentasse. Oltre al "magazzino" di beni di lusso, i dipendenti vaticani hanno un supermercato, chiamato "annona", con una scelta di vini così ampia "da fare sfigurare Sainsbury", una nota catena di supermercati del Regno Unito. E niente è tassato. Per un estraneo, c'è solo un modo per entrare in Vaticano senza essere scortati: avere una ricetta medica e andare nella farmacia vaticana, dove sono in vendita farmaci ancora non disponibili in Italia.
Anche qui, ci resta solo da evocare l’intervento di papa Francesco?
(Liberamente tratto da Il Sole 24 ORE del 10 marzo, edizione on line)
(continua)