Accogliere
Saluto per un ben ritrovarsi.
G. Eccoci: è un dono trovarci, stare insieme sotto lo sguardo di Dio. Non è un precetto, non è un’abitudine che ci riunisce qui. Vogliamo insieme benedire Dio e cercare i sentieri della Sua volontà.
Silenzio
G. Tu ci insegni a vedere il miracolo di ogni giorno. Nuovi uomini e nuove donne danno la vita per costruire fraternità non solo a parole. In mezzo a ombre di morte tu semini semi di vita. Tu non lasci mancare un pugno di gioia e di speranza perché non illudi coloro che ti sono figli. Collocaci concretamente dalla parte della Tua volontà.
Letture:
Salmo 142
Salmo. Di Davide.
Signore,
ascolta la mia preghiera,
porgi l'orecchio alla mia supplica,
tu
che sei fedele,
e per la tua giustizia rispondimi.
Non chiamare
in giudizio il tuo servo:
nessun vivente davanti a te è
giusto.
Il nemico mi perseguita,
calpesta a terra la mia
vita,
mi ha relegato nelle tenebre
come i morti da gran
tempo.
In me languisce il mio spirito,
si agghiaccia il mio
cuore.
Ricordo i giorni antichi,
ripenso a tutte le tue
opere,
medito sui tuoi prodigi.
A te protendo le mie mani,
sono
davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore,
viene
meno il mio spirito.
Non nascondermi il tuo volto,
perché non
sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua
grazia,
poiché in te confido.
Fammi conoscere la strada da
percorrere,
perché a te si innalza l'anima mia.
Salvami dai
miei nemici, Signore,
a te mi affido.
Insegnami a compiere il
tuo volere,
perché sei tu il mio Dio.
Il tuo spirito buono
mi
guidi in terra piana. Per il tuo nome, Signore, fammi
vivere,
liberami dall'angoscia, per la tua giustizia.
Per la
tua fedeltà disperdi i miei nemici,
fa' perire chi mi
opprime,
poiché io sono tuo servo.
Matteo 13:31-32
Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi; ma, quando è cresciuto, è maggiore degli ortaggi e diventa un albero; tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami».
Predicazione di Anna A.
La parabola della senape e una delle 35 che il vangelo ci offre. Il termine parabola rimanda all’ebraico mashal e all’aramaico MATLA. La parabola, diventata genere letterario, ha assunto svariati significati: similitudine, racconto allegorico, metafora, proverbio e indovinello. Le parabole di Gesù come quelle del Primo Testamento e dei rabbini a lui contemporanei sono tratte dalla vita quotidiana e vogliono portare chi ascolta a prendere una decisione. Il fine della parabola è plasmare l’ascoltatore e portarlo a stravolgere la logica del mondo.
La parabola del Granello di senape e riportata dai sinottici(Matteo 13.31-32 Marco 4.30 Luca 13.18)e dal vangelo di Tommaso. Possiamo chiederci il perché di questa scelta condivisa..Molti critici ritengono che essa sia uno dei detti reali di Gesù. Si è però nel calcolo delle probabilità. Importante capire cosa Gesù ci vuole dire. Sorvoliamo sulle informazioni botaniche circa la senape (semi molto piccoli che possono produrre arbusti di 4 mt. di altezza) e seguiamo Gesù sulle rive del Giordano.
Lui ha in mano un seme e di fronte un grande albero. Gesu parte da dati concreti da quello che il paesaggio offre per condurre i suoi e anche noi ovviamente ad alti orizzonti spirituali. Possiamo vedere nel piccolo seme le creature piccole e deboli, ma preziose agli occhi di Dio che sa trasformarle in qualcosa di grande. Dobbiamo notare la crescita del seme che diventa albero. L’energia vitale contenuta nel seme lo porta a un esplosione di grandezza Le considerazioni portano tutte ad un canto di fiducia e di speranza. Da notare gli ultimi versetti: "tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano tra i suoi rami."
L’albero e un asilo accogliente e questo ci dice che Il regno di Dio si realizza nel servire e nell'accogliere.
Riflessioni comuni
G: Dio del cielo e di tutta la terra
aiutaci a camminare nel vento della vita
con la spensieratezza del passero che fa il nido, senza pensare che giungerà l’autunno.
Prima che i nostri occhi Ti cercassero, Tu sei venuto verso di noi in mille modi. Prima che le nostre labbra Ti invocassero,
Tu hai deposto nei nostri cuori la Tua parola.
Apri ogni giorno il nostro cuore
a questo mistero di amore che ci avvolge.
Tu ci hai amato per primo
e ci doni anche oggi la forza d’amare.
Tu semini nel cuore della nostra vita la speranza di una creazione liberata
da ogni violenza e da ogni discriminazione.
Sei il Dio che danza le nostre gioie,
che cammina con noi nei nostri “viaggi” della vita. Donaci il latte nutriente della Tua parola.
Preghiera di condivisione
G. Gesù era a tavola con i suoi amici e le sue amiche. Era consapevole della congiura che si stava organizzando contro di lui e il suo cuore, il suo corpo, la sua giovane età faceva i conti con la paura. Voleva lasciare ai suoi amici e alle sue amiche, in quella occasione un segno profondo.
Sulla mensa c’erano pane e vino. Gesù alzò gli occhi al cielo e dopo aver benedetto il nome di Dio, prese il pane, lo spezzò, lo divise dicendo: “Questo pane condiviso sia per voi il segno delle vostre scelte”. Poi prese la coppa del vino e disse: “Questo vino sia per voi il segno di un’amicizia che Dio continuamente rinnova con ognuno di noi, sue creature.”
Eucarestia.
Preghiere spontanee.
Padre nostro.
Possano gli esseri viventi essere liberi dal dolore.
Domenica 19 Febbraio 2023
Comunità di base di Pinerolo via Città di Gap
Anna Avallone