Giorgio Manganelli
Pinocchio: un libro parallelo
Adelphi, Milano 2002 pag. 112
Non v'è piaga, angoscia, inesistenza, nulla patito nell'essere che non si faccia parola; per sfiorare i significati sempre più periferici occorre viaggiare, percorrere spazi perdersi, smarrire il nome, dissociarsi dalla socievolezza. Ogni qual volta le parole, coagulate in racconto, si fermano, il racconto da raccontare è andato oltre, e occorre inseguirlo, e trovarlo sempre nel momento in cui è in movimento, in fuga, così dissolto da non sembrare che possa essere né pronunciato né letto.
Riforma, 3 febbraio 2023