Per leggere Matteo
di Stefano Zecchi
ROCCA - 01/02/2023
John Kampen
Matteo
Paideia, Torino 2022, pp. 352, € 48,00
<<Lo
sviluppo del fenomeno delle sette in Israele è particolarmente
accentuato nella seconda metà del periodo del secondo tempio e inizia a
manifestarsi già nella prima età postesilica. Da questa prospettiva è
più facile capire molti dei tentativi compiuti allora di riformare o
rinnovare Israele. L'importanza di questo aspetto si è fatta più chiara
con la scoperta dei testi delle grotte di Qumran, documenti importanti
non soltanto per gli squarci inediti che aprono sulla vita delle sette,
ma anche per la luce che proiettano sugli sviluppi
letterali, ideologici, e sociali in corso tra la popolazione giudaica in
questo periodo>>.
Con queste parole inizia
un interessante e per certi aspetti inedito saggio, da pochi giorni in
libreria, di John Kampen, professore ordinario di Interpretazione
Biblica alla Methodist Theological School di Ohio. Kampen è tra gli
studiosi più noti degli scritti di Qumran e della letteratura
neotestamentaria, in particolare dei vangeli sinottici, così come la
storia del giudaismo a cavallo dell'era cristiana nei suoi rapporti con
la letteratura greca e romana coeva. Questo saggio <<Matteo>> edito
da Paideia mette a frutto una grande dimestichezza con la letteratura
dell'età del secondo tempio combinata con un'analisi articolata delle
correnti e delle fazioni nella società giudaica del primo secolo, ci
propone un'immagine inedita del vangelo di Matteo, fin dai tempi dei
padri della chiesa considerato il più <<giudaico>>
dei quattro vangeli canonici.
Ne traspare una visione nuova di
movimenti e di motivi salienti dell'opera matteana, dal discorso della
montagna, alla concezione che il vangelo elabora dell'idea di comunità.
Emerge con forza la natura dirompente del primo vangelo, illustrando in
maniera netta i movimenti maggiori con cui Matteo polemizza: farisei,
sadducei e scribi. Un saggio, che si legge come un romanzo, che ci fa
entrare in modo inaspettato dentro un mondo, quello ebraico-palestinese
del tempo di Gesù attrtaente e per certi versi affascinante, sia per
gli addetti ai lavori sia per chi si avvicina per la prima volta ad un
testo biblico.