giovedì 25 aprile 2024

LA MIA PATRIA

La mia patria è una ferita aperta da mille anni, inchiostro caldo che scrive con dignità una bella e triste melodia.

Manda in estasi la coscienza ingannevole del mondo.

Fa cadere lacrime di coccodrillo.

La mia patria è un cavallo purosangue che ha dato un nuovo senso al significato della pazienza.

Cavalca con il vento su una strada impervia.

E non arriva … arriverà.

Resiste e sopporta gli schiamazzi e gli scherzi del mondo

E ci ride sopra.

La mia patria è la densità della pazienza… lo stesso colore… lo stesso sapore.

La mia patria un milione di amanti… un milione di sognatori.

Vogliono che la mia patria sia un pallone ottagonale

Calciato da un bambino viziato…

Per far ridere le scimmie e porci.

Odeh Amarneh, scrittore e poeta palestinese

(Marzo 2024, Tempi di Fraternità)