mercoledì 17 aprile 2024

OSSERVAZIONI CHE POSSONO ESSERE UTILI: MANCA TOTALMENTE LA SINOSSI

Nella riflessione di Mancuso, sempre interessante e stimolante, non sono riuscito a trovare nulla di nuovo, ma è certo che per molti cristiani/e questi "vai e vieni" dei testi evangelici sono poco percepiti e ancor meno interpretati.

Il pregio di queste pagine sta negli interrogativi aperti e, a mio avviso, la difficoltà di cogliere la "naturalezza" di queste memorie così diverse è, a parer mio, ciò che mi piace e parla di più alla mia fede. Questa è una sensibilità molto diversa da quella di Mancuso.

Un profeta come Gesù non poteva, con i suoi discepoli, stare in un solo "contenitore", una sola visione e versione. Queste differenze e contraddizioni sono il segno con cui gli Evangelisti hanno rispettato lo straripamento profetico di Gesù.

Una narrazione tutta ben connessa non mi invoglierebbe a cercare il Gesù storico. Perché fatti, narrazioni, e narranti sono realtà che si mescolano.

Consiglierei, anziché riferirsi e cercare le singole differenze e contrastanti narrazioni, di usare la SINOSSI greca e italiana che a me fu regalata nel 1972 quando ero in Olanda ed ero prete da qualche anno, molto immerso negli studi esegetici e in particolare cristologici.

Grazie per questa bella riflessione di Mancuso. Ma posso invitarvi a usare il metodo che valorizzi la SINOSSI che traduce le differenze e i contrasti e accende il fuoco della ricerca e della consapevolezza del limite delle nostre conoscenze?

La SINOSSI dei quattro Vangeli (io conobbi La SINOSSI di Angelo Poppi del '72), oggi, certamente ne esisteranno di migliori, ma questa opera mi accompagnò caldamente nella lettura in questi 60 anni scatenando in me una serie di interrogativi e insieme di sorprese.

Consiglio l'uso della Sinossi accanto ai preziosi commentari.

Grazie e buon cammino con la SINOSSI o meno. In ogni caso conta la fede, i nostri metodi debbono essere al suo servizio.


Franco Barbero, 17 aprile 2024