lunedì 15 aprile 2024

UNA PICCOLA ESPERIENZA CHE PORTO ANCORA NEL CUORE

Il mio ingresso in sanatorio avvenne a metà giugno del 1959.

Il primo gruppo biblico in sanatorio dell'anno 1960 a settembre.

Ero davvero malconcio con una tubercolosi che mi aveva segnato profondamente: un polmone aveva “una caverna“ aperta e l'altro poco meglio. Fui splendidamente curato, oltre che con i farmaci, anche con regole rigide ma efficaci dal personale medico ed infermieristico.

Era assolutamente proibito parlare per i primi 10 mesi… e ogni mese i medici mi comunicavano, dopo rigorose analisi, lo stato della malattia sempre sostenendomi sia fisicamente che psicologiocamente.

Fu per me una sorpresa che dopo otto mesi mi anticiparono il permesso di alzarmi... fare piccoli passi e brevi conversazioni con gli altri malati.

Fu in quell'occasione che conobbi Carlo e Bruno già in via di guarigione. Il loro desiderio si tradusse in una proposta concreta due mesi dopo, con il consenso dei medici: mi chiedevano se ero disponibile nella mia camera (numero 331) di ricevere un piccolo gruppo di amici anch'essi in via di guarigione. Bruno formalizzò la proposta e la precisò così: “A noi piacerebbe parlare con te di alcuni racconti che abbiamo sentito da bambini”. I sanitari ci dettero il permesso e la durata del nostro incontro venne fissato in 15 minuti, da non superare.

La proposta prese corpo e così con loro si formò un piccolo gruppo di 8 persone, che con scadenza settimanale, si radunava nella mia camera. Per me fu una grande gioia e notai che anche gli altri amici partecipavano volentieri con grande voglia di continuare... Era davvero per me, il primo gruppo biblico della mia vita. (Nel gruppo mi chiamavano il pretino... anche se io diventerò prete solo nel 1963)

Nel quarto incontro facemmo una piccola trasgressione e raggiungemmo i 20 minuti... La caposala ci richiamò severamente.

Ricordo ancora con emozione questa esperienza e quando essi partirono, guariti, avvertii da una parte la gioia della loro guarigione, ma dall'atra soffrii fino alle lacrime per questa separazione.

Ancora oggi Bruno dalla Sicilia mi telefona molto spesso e siamo in contatto soprattutto dopo il mio periodo di ospedalizzazione.

Che bella esperienza!! Ancora oggi mi emoziona.

Franco Barbero