Assange potrà ancora appellarsi contro l’estradizione negli USA. Amnesty International: “Buona notizia”
Commentando la decisione dell’Alta corte di
Londra di garantire a Julian Assange la possibilità di appellarsi contro
l’estradizione negli Usa, il consulente legale di Amnesty International, Simon
Crowther, ha diffuso questo commento:
“La decisione dell’Alta corte è una rara buona
notizia per Julian Assange e per tutti coloro che difendono la libertà di
stampa.
L’Alta corte ha correttamente concluso che, in
caso di estradizione negli Usa, Assange rischierebbe gravi violazioni dei
diritti umani come l’isolamento prolungato, in contrasto col divieto di tortura
e altri maltrattamenti”.
“Il tentativo degli Usa di processare Assange
mette in pericolo la libertà di stampa nel mondo e ridicolizza gli obblighi di
diritto internazionale degli Usa e il loro conclamato impegno in favore della
libertà d’espressione.
Col tentativo di metterlo in prigione, gli Usa
stanno inviando un messaggio chiaro: non hanno rispetto per la libertà
d’espressione e minacciano i giornalisti ovunque nel mondo, che potrebbero
essere presi di mira a loro volta, solo per aver ricevuto e diffuso
informazioni riservate e pur avendolo fatto in nome dell’interesse pubblico”.
“Mentre nei tribunali britannici continuerà la
battaglia legale, chiediamo agli Usa di porre finalmente termine a questa
vergognosa saga, annullando tutte le accuse nei confronti di Assange.
Questo significherebbe fermare il procedimento
giudiziario negli Usa e la libertà di Assange, che ha già trascorso cinque anni
in carcere”.